Dopo il panico suscitato dal sondaggio della scorsa settimana che assegnava la vittoria ai 'sì', la campagna per il 'no' all'indipendenza della Scozia ha recuperato terreno. Lo certificano i sondaggi degli ultimi giorni, tra i quali quello realizzato dall'istituto Opinium e pubblicato oggi dall'Observer che assegna agli unionisti il 53% contro il 47% di favorevoli all'indipendenza. I risultati sono calcolati tenendo in considerazione solamente gli elettori scozzesi che si sono dichiarati certi di recarsi alle urne. Su entrambi i fronti, meno del 3% di quanti hanno espresso le proprie intenzioni di voto hanno dichiarato che potrebbero cambiare idea all'ultimo momento.
Soddisfazione è stata espressa dall'ex ministro delle Finanze laburista Alistair Darling, leader della campagna 'Better together', che si oppone all'indipendenza della Scozia. "Vinceremo, non dovete avere dubbi", ha detto parlando con i giornalisti. Tuttavia, dopo lo spavento dei giorni scorsi, Darling non intende mollare la presa sugli avversari e ha annunciato che la campagna proseguirà con determinazione fino all'ultimo giorno.
Alla luce dell'ultimo sondaggio favorevole ai 'no' fa sentire la sua voce anche il 'first minister' scozzese Alex Salmond che guida la campagna per l'indipendenza. In un'intervista all'Observer, Salmond afferma di potere ancora convincere gli indecisi e di far cambiare idea a quanti finora si sono dichiarati per il 'no'. "Tutti quelli che al momento intendono votare 'no' sono semplicemente dei potenziali 'sì'" ha detto, sotolineando che in un referendum "conta ogni singolo voto".
