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Regionali: Giarrusso, lista impresentabili bluff, Antimafia tradita da Pd

28 maggio 2015 | 14.16
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Giarrusso: "Pd in Antimafia col freno a mano tirato, elettori traditi votino contro"

Mario Michele Giarrusso (M5S) - Foto da Facebook
Mario Michele Giarrusso (M5S) - Foto da Facebook

"Lo avevo già detto 10 giorni fa: non avevo dubbi sul fallimento completo" della commissione Antimafia sui cosiddetti 'impresentabili' alle Regionali, "sapevo sarebbe stata una buffonata. E' evidente che il Pd in commissione Antimafia ha il freno a mano tirato, ed è chiaro che lo avrebbe avuto anche stavolta" per "via di ricatti e veti incrociati". Lo dice all'Adnkronos il senatore M5S Mario Michele Giarrusso, membro della stessa commissione capitanata da Rosy Bindi.

Un organismo parlamentare che, a detta del grillino, "ha tradito il suo ruolo, e non è nemmeno in grado di fare rassegna stampa visto che i nomi nella sua lista 'segreta' sono solo un terzo di quelli già usciti sulla stampa". Se la lista stilata dalla commissione Antimafia verrà resa nota domani "è solo per non disturbare il voto di scambio - accusa Giarrusso - così facendo, infatti, si è evitato che i nomi uscissero sulla stampa, fornendo la lista all'ultimo minuto e 'silenziando' i giornali del sabato. Il M5S chiedeva invece di renderli noti man mano, non c'era alcun motivo per farli uscire tutti insieme". Ma, per il grillino, da parte del Pd c'era malafede, "a partire dal caso De Luca, condannato e dichiarato ineleggibile. E' lui l'impresentabile numero uno che andava indicato ma non lo sarà. L'obiettivo dei dem - accusa Giarrusso - era mettere il coperchio su tante situazioni, a partire da questa. Ecco perché gli elettori dovrebbero andare a votare contro il Pd anziché astenersi perché delusi. Il Pd ha strumentalizzato la commissione Antimafia distruggendone l'essenza, merita una lezione".

Sul candidato governatore del Pd in Campania, il giudizio di Giarrusso è durissimo. "E' un condannato per reati contro la Pa - rimarca - e reati come questi indicano situazioni che costituiscono la porta di ingresso delle mafie nelle istituzioni. Condanne come quelle di De Luca segnalano quanto meno persone ricattabili e facilmente soggette a pressioni illecite, soprattutto in territori come la Campania. La corruzione, del resto, è collegata al dilagare delle mafie, non lo dico io ma lo sostengono tanti studi e lo dice anche il Papa. Reati contro la Pa - incalza il senatore M5S - sono spia di una cattiva amministrazione e mostrano quanto meno che chi vuole delinquere sa dove andare a bussare. Speriamo che gli elettori diano un segnale chiaro e non tollerino più situazioni come queste, andando a votare contro il Pd perché restare a casa favorisce il mercimonio del voto, agevola il voto di scambio. Le persone oneste e corrette vadano a votare esprimendo dissenso rispetto a questo modo di condurre la Pa".

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