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Berlusconi da Putin: "In Russia per creare una grande coalizione anti-Is"

Berlusconi e Putin (Afp)
Berlusconi e Putin (Afp)
12 settembre 2015 | 12.33
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"Sono qui, convinto di essere nel giusto, per collaborare alla nascita di una grande coalizione internazionale per sconfiggere l'Isis, una grande coalizione che veda coinvolti Ue, Usa, Nato, Federazione Russa sotto la bandiera Onu". Lo ha detto Silvio Berlusconi dalla Russia in collegamento con Fiuggi, all'iniziativa Fi di Antonio Tajani.

"Se non saremo capaci - ha aggiunto - di respingere la grande offensiva lanciata dal terrorismo islamista l'11 settembre di 14 anni fa non riusciremo neppure a risolvere il drammatico problema dell'immigrazione. Dobbiamo riuscire a mettere insieme una grande coalizione che utilizzi la forza del bene contro la violenza del male".

Sul fronte dei migranti, ha continuato l'ex premier, "la situazione oggi è diventata drammatica e dico che l'Europa dalle radici cristiane non può voltare le spalle di fronte a ciò che sta succedendo in Siria e in altri Paesi". "Dobbiamo da un lato accogliere e distribuire in tutti i Paesi Ue i cristiani perseguitati e i profughi in fuga dalla guerra e che sono già entrati nei nostri confini", ha proseguito. "L'Europa - ha ribadito - non può voltare la testa dall'altra parte. Le nostre radici cristiane ci impongono la solidarietà verso chi ha bisogno". "E quindi - ha affermato - dobbiamo mettere a disposizione somme considerevoli per allestire in Giordania e in altri Paesi del Medio Oriente dei campi di accoglienza vivibili", con tutto il necessario in termini di viveri e medicinali. Secondo Berlusconi, "in Libia bisogna intervenire con un contingente militare, naturalmente sotto l'egida dell'Onu, per bloccare le organizzazioni dei trafficanti di esseri umani, cominciando dal blocco delle imbarcazioni, privandole dei motori".

Berlusconi si è poi rivolto ai giovani azzurri mutuandone il linguaggio, con un inusuale, per lui, ricorso alla 'parolaccia'. L'ex premier parla ai ragazzi e alle ragazze come "grande speranza" e "futuro del centrodestra che deve allargarsi, coinvolgendo anche tutte le altre formazioni e movimenti civici e soprattutto quel 50% di italiani che non è andato a votare e che ancora oggi nell'ultimo sondaggio è aumentato al 54% e non vuole andare a votare". "Questi italiani - ha detto - non sono italiani arrabbiati, come direste voi 'inc....', perché gli italiani 'inc...' se sono di destra vanno a votare Salvini, se sono di sinistra vanno a votare per Grillo. Questi sono italiani delusi e sfiduciati verso la classe politica che ritengono non sia capace di fare a nulla e pensano che il loro voto non serva niente, sono rassegnati".

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