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Il cruccio di Di Maio

16 giugno 2018 | 07.04
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Luigi Di Maio  (Afp)
Luigi Di Maio (Afp)

I riflettori dei media su Matteo Salvini, il cono d'ombra su di sé. Avrebbe affrontato anche questo tema, a quanto apprende l'Adnkronos, Luigi Di Maio nella riunione ieri al Mise con viceministri e sottosegretari grillini. Colpa del 'rallentamento mediatico' del leader dei 5 Stelle a favore del capo del Carroccio, avrebbe detto Di Maio ai suoi, la stampa, rea di oscurarne il lavoro, compreso - avrebbe rivendicato il vicepremier e ministro - l'accordo sulla vertenza Tim, con 30mila dipendenti salvati dalla cassa integrazione.

Ma quando sul tavolo del governo arriveranno i nostri temi -avrebbe poi assicurato Di Maio- la musica cambierà, e ribalteremo la situazione. Ecco perché il vicepremier avrebbe raccomandato ai suoi in forza al Mef, ovvero la viceministra Laura Castelli e il sottosegretario Alessio Villarosa, di trovare le risorse per portare a casa i temi più cari al movimento, a partire dal reddito di cittadinanza.

Sebbene Di Maio si dica certo di riuscire a ribaltare la situazione una volta arrivati i temi M5S sul tavolo di Palazzo Chigi, la preoccupazione nei vertici grillini, così come nelle seconde file del Movimento, è palpabile per un governo che, almeno in queste prime battute iniziali, sembra a trazione Lega molto più che 5 Stelle. Salvini - il timore diffuso - rischia di cannibalizzare tutto, a partire dall'elettorato grillino.

E il reddito di dignità, caldeggiato da Di Maio anche per riconquistare la scena, è per alcuni motivo di preoccupazione più che di sollievo. "Le battaglie di Salvini, a cominciare dai migranti - spiega un esponente M5S del 'sottogoverno' - sono a costo zero o quasi. Il reddito di cittadinanza, al contrario, graverà non poco sulle casse dello Stato: l'Europa resterà a guardare o Bruxelles si metterà di traverso? Rischiamo di trovarci sotto schiaffo".

Intanto, da Parigi, il premier Giuseppe Conte ha incassato ieri l'intesa con Emmanuel Macron sui migranti, e subito è partito il fuoco di fila dei comunicati targati M5S, tutti inneggianti il risultato messo a segno dal presidente del Consiglio. Se la partita dell'emergenza immigrazione finora è stata per lo più appannaggio della Lega e di Salvini, la sensazione è che il M5S tenti di riportare la palla a centro campo. E di assegnare il goal a Conte.

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