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La sentenza stabilisce un importante precedente legale, garantendo una maggiore chiarezza normativa per gli operatori del settore

Tar Veneto chiarisce: Il distanziometro non si applica alle sale scommesse

Tar Veneto chiarisce: Il distanziometro non si applica alle sale scommesse
29 aprile 2024 | 18.02
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Sentenza importante quella del Tar del Veneto riguardante l'applicazione del distanziometro previsto dalla legge regionale n. 38/2019. Il tribunale amministrativo ha stabilito infatti che tale misura non si applica alle sale scommesse ma esclusivamente agli apparecchi da intrattenimento. Il caso è stato portato davanti al tribunale dal titolare di una sala scommesse di Vicenza, il quale aveva impugnato un provvedimento della Questura che negava l'autorizzazione per la raccolta di scommesse a causa della vicinanza a un luogo sensibile.

La legge regionale specifica una distanza minima di 400 metri dai luoghi sensibili per la collocazione degli apparecchi per il gioco. Tuttavia, secondo l'interpretazione del Tar, tale restrizione non si estende alle sale scommesse. Il collegio giudicante ha enfatizzato la necessità di una interpretazione letterale e sistematica delle norme, sottolineando che ogni limitazione alla libertà economica deve essere chiaramente delineata dalla legge senza possibilità di estensioni analogiche.

Questa sentenza è stata accolta favorevolmente dal settore, in quanto fornisce una maggiore certezza legale e supporta l'operatività delle sale scommesse senza le restrizioni imposte agli altri tipi di giochi. Il provvedimento della Questura di Vicenza è stato quindi annullato, riconoscendo il diritto del ricorrente di operare senza l'applicazione del distanziometro.

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