Il film, premiato al Festival di Roma e selezionato a quello di Cuba tra le giovani promesse italiane, è stato realizzato con un budget limitato, con operazioni di crowdfunding, sostegno delle Film Commission e la partecipazione di attori e cast tecnico senza cachet. Il regista Roan Johnson: "La tenacia dei giovani è stata il nostro vero spunto"
Roma - (AdnKronos/Cinematografo.it) - È il caso di dire ‘Fino a qui tutto bene’ per il regista Roan Johnson , che dopo la presentazione del suo film ieri alla stampa, attende ora l’uscita in sala dal 19 marzo 2015. Il film però è già un successo, soprattutto sotto il profilo produttivo, perché realizzato con un budget limitato, con operazioni di crowdfunding, sostegno delle Film Commission e la partecipazione di attori e cast tecnico senza cachet. Incoronato al Festival Internazionale del Film di Roma 2014, 'Fino a qui tutto bene' ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui il Premio del pubblico BNL - Cinema Italia e il Premio collaterale SIGNIS Award - Ente dello Spettacolo; quest’ultimo ha voluto rimarcare, nella motivazione, proprio l’ingegno e la tenacia del giovane regista pisano, “disposto a cercare vie produttive innovative e coraggiose”.
Dopo Roma, L’Avana. ‘Fino a qui tutto bene’ è stato selezionato lo scorso dicembre al 36. Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano de La Habana a Cuba, nel Focus Prospettiva Italia dedicato alle giovani promesse del cinema italiano. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Roma Lazio Film Commission, in collaborazione con SIGNIS, ha permesso inoltre a Johnson di raccontare ai produttori e distributori cubani e latinoamericani il progetto produttivo messo in campo per il film, nel Convegno Panorama Italia. Shooting, Production, Industry.
Ora la parola passa al pubblico, ma il film è un piccolo fenomeno, forse un vero e proprio “miracolo”, come ha ricordato ieri il regista in conferenza stampa: “Abbiamo creduto tutti in questa scelta e siamo orgogliosi del nostro lavoro, per noi un piccolo miracolo. Ci abbiamo provato e il nostro merito maggiore è questo”.