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Cinema: arriva in sala 'Humandroid', azione e coscienza nel film di Blomkamp

01 aprile 2015 | 15.29
LETTURA: 6 minuti

Protagonista della pellicola, dal 9 aprile sul grande schermo, è Chappie - interpretato da Sharlto Copley - poliziotto droide che comincia a pensare autonomamente. Nel ruolo del cattivo c'è Hugh Jackman , ingegnere contrario all’idea di intelligenza artificiale. Nel cast anche Sigourney Weaver e il duo rap Die Antwoord

Chappie (Sharlto Copley) in una scena del film
Chappie (Sharlto Copley) in una scena del film

In un prossimo futuro, a sorvegliare sul crimine c’è una forza di polizia oppressiva meccanizzata. Un poliziotto droide, Chappie, viene rubato e riprogrammato per una serie di scopi diversi e si trasforma nel primo robot con la capacità di pensare autonomamente. Quando forze potenti e distruttive cominciano a vedere Chappie come un pericolo per l'umanità e l'ordine, non si fermeranno davanti a nulla per mantenere lo status quo e garantire che sia l'ultimo della sua specie. Arriva nelle sale giovedì 9 aprile 'Humandroid (Chappie)' con Sharlto Copley, Dev Patel, Sigourney Weaver e Hugh Jackman .

Nei suoi film, 'District 9' ed 'Elysium', il regista Neill Blomkamp ha invitato il pubblico a immaginare il nostro mondo in una veste diversa. In quei film ha unito azione, ritmo e coscienza sociale. In 'Humandroid' tenta di ripetere l’impresa. Ambientato soltanto a pochi anni di distanza dalla nostra attualità, il mondo è sotto il controllo di droidi della polizia autonomi, chiamati Scouts. “Con loro ci si può ragionare, ma non ci puoi negoziare, non li puoi comandare”, dice Blomkamp.

Ci sono persone, come Vincent Moore (Hugh Jackman), che vedono il robot pensante come la fine della razza umana, dopo tutto, se una macchina riesce a pensare, a cosa potrebbe servirgli un umano? Ma ci sono altre persone, come il creatore di Chappie ad esempio, Deon Wilson (Dev Patel), che lo vedono come una forma di vita che vive e respira – oltre che come ultima speranza per l’umanità, anche se non si sta parlando di un umano. “L’idea era di trovare qualcosa di inumano come un robot – in special modo un robot poliziotto – e dotarlo di caratteristiche umane, al punto di farlo diventare più emotivo degli stessi personaggi umani del film”, dice Blomkamp.

'Chappie inizia a mostrare caratteristiche che sono più morali, etiche e coscienziose degli uomini'

“Quello è il punto nevralgico dell’ironia del film – un droide poliziotto che diventa senziente e inizia a mostrare caratteristiche che sono più morali, etiche e coscienziose rispetto a quanto tendano a fare gli esseri umani”, sottolinea il regista che aggiunge: “Chappie viene trascinato ben presto nello squallido mondo della malavita di Jo’burg, cresciuto da due genitori – uno buono e l’altro cattivo”.

Da qui in poi, Chappie si troverà a dover scegliere tra due forze potenti – e quando queste forze si affronteranno, una città intera si troverà a camminare in bilico su una corda. Simon Kinberg, produttore del film insieme a Blomkamp, fa notare che Humandroid affronta diversi temi, combinando le grandi idee che ossessionano il regista, ossia una storia divertente e piena di azione come nessun’altra. “Ha realizzato un action movie che contiene anche una storia drammatica dei personaggi, ma che è anche uno studio su cosa significhi essere umano, cosa significhi essere dotato di intelligenza".

Il ruolo di Chappie è affidato a Sharlto Copley che ha recitato veramente davanti alla macchina da presa, lavorando in ogni scena di fronte agli altri personaggi del film. In seguito, in postproduzione, Blomkamp ha lavorato per costruire digitalmente il robot Chappie sulla recitazione di Copley e adattando i movimenti del robot a quelli dell’attore.

Nel ruolo del cattivo c'è Hugh Jackman, ingegnere contrario all’idea di intelligenza artificiale

Dal canto suo Copley dice che per certi versi, il suo ruolo era come tanti altri. “Neill mi ha detto ‘Tu fai solo il tuo ruolo poi noi ci aggiungiamo il robot’”, ha spiegato l’attore. Ma Chappie non assomiglia a nessuno degli altri ruoli da lui interpretati in precedenza. “Per me è stato interessante dal punto di vista dei movimenti - ha detto - Ho dovuto prestare particolare attenzione ai gesti. L’essenza di Chappie è il modo in cui si muove e in cui reagisce, non necessariamente ciò che dice”.

“Gli animatori di Chappie sono straordinari - ha aggiunto l'attore sudafricano - Sono riusciti a catturare e trasferire ogni singola sfumatura della mia interpretazione. Inoltre, si sono trovati di fronte al problema di provare a trasferire i miei movimenti facciali su Chappie, che quasi non ha viso. Hanno fatto un lavoro incredibile. Ho la sensazione che abbiano anche migliorato quello che avevo fatto io e insieme abbiamo dato vita a un essere unico”.

A interpretare il ruolo del cattivo del film, Vincent Moore, troviamo Hugh Jackman. Un ingegnere contrario all’idea di intelligenza artificiale, Vincent prende i cambiamenti del poliziotto droide in maniera personale, come spiega Simon Kinberg: “Vincent è uno scienziato contorto, di stampo militare, aggressivo, insicuro e brillante, convinto che il mondo abbia bisogno della potente arma da lui creata”.

All'opposto di Vincent troviamo Deon Wilson, nel cast anche il duo rap Die Antwoord

Credo di non essermi mai divertito così tanto come mi è capitato nell’interpretare il personaggio di Vincent Moore”, ha ammesso Jackman che di rado interpreta il ruolo del cattivo: “I migliori cattivi non sanno di esserlo”, dice Kinberg, che di recente ha anche prodotto i film di X-Men, ha lavorato con l'attore australiano in quattro film. “Ha quel magnetismo delle grandi star del cinema”, spiega il produttore.

All'opposto di Vincent troviamo Deon Wilson, il creatore di Chappie, interpretato da Dev Patel. Secondo Blomkamp, Deon rappresenta la nuova generazione di programmatori: “In lui c’è la fiamma che arde nei giovani”. “Volevo che fosse un prodigio, uno studente ricercatore dell’intelligenza artificiale di Oxford e del MIT sul quale la compagnia mette le mani, ma che scopre da subito che gli scopi della compagnia non corrispondono esattamente ai suoi e quindi dedica il suo tempo libero alla sua vera grande passione”, aggiunge il regista.

Sigourney Weaver è il ceo Michelle Bradley: “Per lei tutto ciò che conta è il risultato - dice Kinberg - A lei non interessa la tecnologia o se la stessa sia d’aiuto o dannosa per combattere il crimine; lei vuole solo fare più soldi. Dopo che Chappie viene dotato di coscienza dal nuovo programma di Deon, cade nelle mani sbagliate – Ninja e ¥o-Landi Vi$$er. Nel film, sono gangster di basso livello, in cerca della svolta che li renda ricchi, ma nella vita reale sono un duo rap, i Die Antwoord. “Sfuggono ad ogni definizione e spiegazione”, dice Kinberg.

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