L'assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, e il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, oggi hanno sottoscritto il testo di Convenzione che regola i relativi rapporti in relazione alla gestione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro per l’anno in corso. “Con la convenzione -ha commentato l’assessore Leo- discipliniamo il periodo transitorio per l’attuazione della riforma dei servizi pubblici per il lavoro e delle politiche attive. Un passaggio fondamentale per garantire continuità e qualità del servizio innanzitutto ai cittadini pugliesi, ma anche agli operatori dei centri per l’impiego”.
“E' una fase delicata -ha continuato l’assessore- i servizi pubblici per il lavoro attraversano un momento di transizione tra il vecchio modello e l’eventuale nuovo assetto, legato agli esiti del referendum costituzionale del prossimo autunno. Da amministrazione responsabile, e insieme al Ministero competente, abbiamo provveduto a disciplinare questa fase di passaggio assegnando alla Regione il compito di garantire le politiche attive per il lavoro attraverso i centri per l’impiego, la cui gestione e relativo personale (circa 500 operatori) viene affidata alla città metropolitana e agli enti di area vasta per tutto il 2016".
"Proprio al personale dipendente -ha chiarito- presso i centri per l’impiego voglio esprimere un sentito ringraziamento per le buone performance professionali espresse, che assumono maggiore valore perché sviluppate in condizioni di criticità. Il ruolo degli operatori è centrale in questo percorso di riforma".
"Superata la fase transitoria e le difficoltà che stanno riguardando un po’ tutte le Regioni d’Italia -ha ricordato Leo- assumeremo come Regione Puglia la competenza del governo del mercato del lavoro e dei servizi per l’impiego. Al momento questa nuova fase è prevista a partire dal 1 gennaio 2017, nel frattempo è nostra intenzione dar vita ad un percorso partecipato di costruzione della nuova Agenzia regionale per il lavoro che sia operativa a partire dal nuovo anno".
"Ovviamente -ha ricordato- tutto dipende dagli esiti del referendum costituzionale, dai cui risultati capiremo se vi sarà la modifica degli assetti o il mantenimento dello status quo delle politiche del lavoro alle condizioni di competenza già consolidate”.