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Estate: mentre il dipendente è in ferie l'ufficio si rifà il look

11 agosto 2015 | 14.43
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Estate: mentre il dipendente è in ferie l'ufficio si rifà il look

Nel pieno del grande esodo con milioni di italiani in fuga dalle città (l’82% secondo gli ultimi sondaggi), il mondo del design non riposa mai e proprio in questo mese raccoglie alcuni dei suoi frutti migliori. Nonostante i dati parlino di un 50% delle imprese che non abbassano la saracinesca, agosto si rivela il mese preferito per rinnovare o rivoluzionare l’arredamento dell’ufficio.

“La maggior parte dei nostri clienti sceglie agosto per diverse ragioni. Gli imprenditori vogliono qualcosa di nuovo, hanno ormai capito che un ambiente di lavoro funzionale e confortevole contribuisce a migliorare le prestazioni e, in tempo di crisi, la carota paga più del bastone", spiega Gabriella Del Signore, titolare dell'agenzia Ghènos, che da 20 anni segue da vicino il mondo del design per uffici e aziende.

Ma quali sono le motivazioni che spingono gli imprenditori a rinunciare alla spiaggia per rimodellare la sala riunioni o ripiastrellare il bagno? “Il titolare non rinuncia certo alle vacanze", sorride Del Signore, che ha le idee ben chiare su che direzione abbia preso il 'contract' del futuro.

"Molte attività scelgono proprio settembre per avviare il proprio business - sottolinea - ma la progettazione e gli ordini vengono fatti nei mesi precedenti. Tra giugno e luglio, il titolare si affida a noi per avere consigli ma spesso ha le idee ben chiare e gli ordini precisi. Sono informatissimi per quanto riguarda il design e scelgono soluzioni belle ma soprattutto pratiche, con un occhio particolare per i materiali".

"Più concretamente - conclude - le città sono semivuote e i camion dei traslochi si muovono con molta più facilità, la pittura si asciuga più rapidamente e i mobili si adattano all’ambiente”.

Protagoniste, oggi più che mai, sono le soluzioni customizzate. Tra i marchi si sta affermando Usm, azienda svizzera basata a Münsingen e da quattro generazioni specializzata nel settore dell’arredamento e dei componenti, che propone arredi leggeri ma solidi, personalizzabili in dimensioni, rivestimenti, accessori e colori, per inserirsi in ogni contesto variabile come quello di un ufficio. E che consiglia, quindi, "funzionalità ma anche senso estetico" e "praticità ma anche rispetto per l’ambiente".

Ma, siccome ogni cambiamento ha i suoi punti cardine, ecco la top 5 dei must della 'office revolution':

1 - La resistenza dei materiali. Che siano banche, assicurazioni o aziende, innanzitutto devono essere dei mobili o arredamenti che durino nel tempo, capaci di giustificare un investimento con un vantaggioso rapporto qualità-prezzo.

2 - L’adattabilità delle forme. Vanno forte soluzioni modulari, componibili e quindi che calzano all’ambiente di lavoro che, nella maggior parte dei casi, non può essere stravolto.

3 - Una mano di vernice alle pareti è immancabile: dominano i colori chiari, di più ampio respiro, meglio se in pastello, meno sporchevoli e più duraturi.

4 - Appena fuori dal podio, il tavolo: allungabili e componibili, ampi per le riunioni, più ritagliati per le postazioni.

5 - Lampade, ripiani e accessori: poche regole se non il gusto del momento.

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