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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

18 aprile 2016 | 10.17
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Via dai fascicoli i dialoghi personali. Sul caso Potenza, i pubblici ministeri sono stati corretti. Ma certe frasi non dovevano uscire". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, in una intervista al Corriere della Sera. "La settima commissione del Csm - aggiunge Legnini - è al lavoro per elaborare linee guida per indicare alle Procure italiane “buone prassi” assumendo il contenuto delle importanti e positive circolari emanate dai procuratori di Roma, Torino, Napoli e Firenze, dalle quali può evincersi che nella legislazione vigente è possibile conciliare l’utilizzo di uno strumento investigativo essenziale con i diritti alla riservatezza e di cronaca, costituzionalmente garantiti". Secondo il vice presidente del Csm "che esista un problema relativo alla trascrizione, allegazione agli atti e diffusione dei contenuti di colloqui estranei ai tema d’indagine, mi pare incontestabile".

"I movimenti di popolazioni sono inevitabili. Respingere i migranti con le barriere è un' ingenuità". "Certo in Italia non è in corso un' invasione. E se si riescono a trovare gli strumenti europei per rispondere all' attuale flusso di profughi non ci sono motivi di apprensione". Lo ha detto al Corriere della Sera Filippo Grandi, l'alto commissario dell'agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, dopo essere intervenuto ieri all' assemblea generale della Commissione Trilaterale riunita a Roma. L' Unhcr, sigla di United Nations High Commissioner for Refugees, è una struttura dotata di antenne utili per farsi un' idea non improvvisata su che cosa si muove nel mondo, sugli spostamenti di massa: è costituita da 9.700 persone al lavoro in 126 Paesi per assistere 60 milioni di profughi. Grandi è il primo italiano a guidarla.

"C'è bisogno (urgente) di intagliatori, intarsiatori e decoratori. Mestieri in via d' estinzione: nove su dieci sono scomparsi negli ultimi vent' anni. Così come le aziende, dalla Brianza al Triveneto, sono all' asciutto di falegnami. Non a caso, l'80% di chi sa maneggiare una pialla e destreggiarsi su macchine a controllo numerico trova subito lavoro". Lo scrive il Corriere della Sera. E gli imprenditori del mobile sono a caccia anche di export manager, che "vendano all' estero ma conoscendo il Dna del nostri prodotti". "Per garantire continuità alle nostre eccellenze, occorre recuperare l' orgoglio artigiano. Le imprese soffrono la mancanza di risorse umane qualificate, mentre i giovani hanno bocciato la manualità, ritenendola un impiego di serie B. Come salvarsi? Investendo sulla scuola, noi l' abbiamo fatto e continueremo a farlo", dice Giovanni Anzani, imprenditore, vicepresidente di Federlegno arredo, nonché numero uno della Fondazione Rosario Messina, impegnata nelle nozze tra formazione e imprese.

Della riforma del catasto parla sul Sole 24 Ore Gabriella Alemanno, prima alla guida dell'agenzia del Territorio e ora vicedirettore delle Entrate. "La riforma del catasto -dice- è senz' altro un passaggio cruciale tra le varie e possibili iniziative dirette a perseguire una maggiore equità fiscale in campo immobiliare. D' altra parte, la redistribuzione del carico tributario tra i cittadini e gli ambiti territoriali pone la necessità di ulteriori approfondimenti, anche alla luce della previsione dell' invarianza del prelievo fiscale complessivo e di quanto riportato nello stesso Def. Penso, infatti, che l' orizzonte 2016-2018 sia stato indicato proprio per predisporre le complesse operazioni citate nel Documento di economia e finanza e gli approfondimenti sugli effetti distributivi della riforma. Non va trascurato che occorrerà uno specifico provvedimento legislativo per procedere alla riforma del catasto, dato che i termini per l' esercizio della delega fiscale sono ormai spirati".

"Relativamente alla riorganizzazione del sistema, è difficile pensare ad aggregazioni forzate dall' alto, mentre più percorribile pare la strada di incentivare anche fiscalmente processi autonomi di fusione delle Casse, non tanto guardando alle affinità delle professioni interessate quanto alla convergenza dei sistemi previdenziali. Si prevedono altresì misure per favorire l' adeguatezza delle prestazioni". Lo scrive Cesare Damiano sul Sole 24 Ore a proposito del "ddl 1132 dell' attuale legislatura presentati da me e da altri colleghi".

Sulla stessa pagina Maurizio Sacconi scrive: "Solo in un contesto di maggiore stabilità le Casse tutte potranno assumere sostenibili obiettivi di protezione sociale degli associati in un tempo, probabilmente durevole, segnato dall' impoverimento di molti professionisti non solo nella faticosa fase di avvio della attività. Possiamo anzi ipotizzare la formale istituzionalizzazione di quel monitoraggio dei redditi che Adepp ha già lodevolmente avviato e che risulta necessario per aggiornare con continuità le valutazioni interne ed esterne circa la sostenibilità degli enti e i concreti bisogni degli associati".

"Per fortuna - dice a La Repubblica Daniele Grotti, ravennate, responsabile del settore energia della Cisl regionale - il referendum è un ostacolo superato. Nessuno mette in discussione la necessità di passare alle rinnovabili. Ma questo passaggio non è immediato. Non puoi chiudere un rubinetto se non puoi aprirne un altro. I lavoratori si sono sentiti offesi perché è stata messa in discussione anche la loro professionalità: da Ravenna non partiremmo per mezzo mondo se non fosse riconosciuto il nostro saper fare nell' offshore". "Il referendum ha reso ancor più pesante una crisi arrivata da tempo. Anche noi abbiamo cassa integrazione e licenziamenti", aggiunge.

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