"Oggi i gruppi armati che compiono rapimenti in Libia sono gli stessi che ai tempi di Gheddafi organizzavano il traffico di esseri umani, realizzando dei veri e propri campi di concentramento nel Paese. Oggi alcuni di loro hanno 'abbracciato' la bandiera jihadista, e fanno rapimenti ma ancora anche traffico di esseri umani, provenienti dall'Africa Occidentale ma anche dalla Siria, dopo la chiusura della frontiera della Turchia. La Libia è il crocevia di questi traffici". Così Loretta Napoleoni, economista, esperta di terrorismo e autrice del libro 'Merchants of men' uscito negli Stati Uniti il 30 agosto e che uscirà in Italia, come anche in altri Paesi, nei prossimi mesi, commenta, con Labitalia, il rapimento di due nostri connazionali in Libia.
"Nel libro -continua Napoleoni- ci sono due capitoli legati alla Libia: è un Paese in cui Gheddafi, a suo tempo, ha creato un sistema sofisticato di traffico di esseri umani, che, arrivati lì, venivano tenuti in veri e propri campi di concentramento prima di essere trasferiti sulle nostre coste. Oggi i gruppi armati che facevano questo, e che in Libia saranno circa 1.200, si sono 'riciclati' anche nel fare rapimenti, e, allo stesso tempo, continuano a fare traffico di esseri umani". E, inoltre, spiega Napoleoni, "si sono riciclati sotto 'l'ombrello' della Jihad".
