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Imprese: Assocomaplast, nuovo picco positivo +9,7% import

29 settembre 2016 | 13.46
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Alessandro Grassi presidente Assocomaplast
Alessandro Grassi presidente Assocomaplast

Import positivo, ma export negativo per i costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma. A dirlo Assocomaplast (l'associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa oltre 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma) che ha elaborato i dati di commercio estero settoriali di fonte Istat riferiti al primo semestre 2016, a confronto con l'analogo periodo del 2015.

Le rilevazioni mostrano come l’import abbia sfiorato i 390 milioni di euro, con un nuovo picco positivo (+9,7%) in funzione del rafforzamento via via concretizzatosi tra aprile e giugno, dopo la contrazione dei primi tre mesi dell’anno. Tale dato sembra, quindi, confermare quei segnali di ripresa del mercato interno che già si erano registrati lo scorso anno.

Invece, l’andamento delle esportazioni quest’anno è stato sicuramente poco brillante: a prescindere dalla statistica relativa al solo mese di gennaio, non particolarmente significativa, il picco negativo lo si è raggiunto proprio lo scorso giugno, con un -2,3%. Nei mesi precedenti, la riduzione delle vendite all’estero era oscillata fra il -0,5% e il -1%. In conseguenza di ciò, si indebolisce il saldo positivo della bilancia commerciale, che si ferma al di sotto del miliardo di euro".

"A livello di macro-aree geografiche di riferimento delle vendite complessive all’estero che si confermano punto di forza del comparto -sottolinea il presidente di Assocomaplast, Alessandro Grassi- si rileva l’aumento in particolare di quelle verso i paesi Nafta, a conferma dell’influenza che tale aggregazione ha ormai assunto sull’equilibrio del commercio estero italiano di settore. Nello specifico, si rileva un forte incremento dell’export verso il Messico, grazie all’effetto combinato delle favorevoli dinamiche economiche interne e del fattore-traino delle imprese statunitensi insediate nel territorio messicano".

Bene anche l’Asia, "grazie a forniture più consistenti a Cina, India, Corea del Sud e Vietnam, per quanto concerne il Far East, e, per passare all’ambito mediorientale, alla (tanto attesa) ripresa delle vendite in Iran. I dati Istat trovano conferma anche nelle indagini congiunturali svolte recentemente da Assocomaplast su un campione di aziende trasformatrici che rilevano una tendenziale stabilizzazione degli ordini, soprattutto quelli derivanti dai mercati d’oltreconfine, che dovrebbe verosimilmente estendersi fino alla fine dell’anno in corso".

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