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Voucher: Boeri, scoraggiare l'abuso, sì a tetti a giornata

08 febbraio 2017 | 16.31
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Tito Boeri presidente Inps
Tito Boeri presidente Inps

L'obiettivo non è ridurre l'uso dei voucher in assoluto ma quello di scoraggiarne l'abuso. Per questo la strada più percorribile è quella di prevedere dei tetti in termini di giornate di lavoro. E' il presidente Inps, Tito Boeri, ad indicare alla commissione lavoro della Camera la soluzione più idonea sul fronte caldo dei voucher. "La soluzione che indichi dei tetti in termini di giornata di lavoro in capo al lavoratore con lo stesso committente potrebbe funzionare", spiega senza però sbilanciarsi sul limite delle giornate da prevedere: "si parlava di 10 al mese o 40 l'anno, si può discutere...si possono avere tutte e due le indicazioni come limiti", aggiunge. Non solo. L'ipotesi funzionerebbe se l'Inps potesse gestire i controlli sulle aziende, unificando il percorso che attualmente sono divisi tra Ministero Lavoro ed ente di previdenza. "Solo così riusciremo ad intervenire per tempo evitando che si arrivi alle sanzioni poi difficili da recuperare", spiega.

Di difficile realizzazione invece altre ipotesi al centro della discussione politica e sindacale. No ad una limitazione per settore, spiega. "Non è molto chiara mentre sarebbe più efficace proibire direttamente l'uso dei voucher lì dove il lavoro svolto ponga una questione di sicurezza per il lavoratore stesso e per l'utente del servizio", aggiunge. Ma, ribadisce Boeri, "a volte l'impressione è quella che alcune proposte vorrebbero ridurre in assoluto l'uso dei voucher più che scoraggiarne l'abuso". Nè sarebbe una soluzione idonea quella che vorrebbe restringere l'uso dei buoni lavoro ad alcune categorie, dalle casalinge agli studenti.

"E' di difficile operatività perchè si tratta di condizioni spesso transitorie, temporanee, come lo studente o la stessa casalinga che magari è a casa perchè non riesce in quel momento ad accedere al mercato lavoro", commenta ancora Boeri bocciando un ipotetico Albo delle categorie collegato alla proposta. "Ma poi perchè negare di utilizzare i voucher per un secondo lavoro? Non vedo niente di male. L'idea del lavoro accessorio è quella: anche per chi è in età centrale perchè non dobbiamo permettergli di usare i voucher?", prosegue. Sì ai voucher invece in Agricoltura, conclude Boeri. "Non si capisce a fondo la ratio della proposta di escludere questo settore dall'utilizzo dei buoni: siamo in un settore ad alto rischio di lavoro nero e l'utilizzo sapiente dei voucher, con un controllo sulle ore effettivamente lavorate e in un ambito in cui si rivisiti tutto l'ordinamento del lavoro agricolo servirebbe molto a far emergere il nero.

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