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Ict: 'Il mondo dato', in un libro 5 brevi lezioni di filosofia digitale

24 febbraio 2017 | 15.07
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Ict: 'Il mondo dato', in un libro 5 brevi lezioni di filosofia digitale

Spazio, tempo, esperienza, soggettività, apprendimento, legge, sovranità, realtà: in un mondo in cui sembra che tutto sia destinato a diventare programmabile e in un’epoca che pare segnata dal dominio, dei sensori, dei dati, degli algoritmi, anche i grandi temi della filosofia sono oggetto di ripensamento.

Si deve a Cosimo Accoto (visiting scientist alla Sociotechnical Systems Research Center del Mit di Boston), e al suo nuovo libro 'Il mondo dato. Cinque brevi lezioni di filosofia digitale' (Egea 2017; 160 pagine; 18 euro), il merito di presentare per la prima volta al lettore italiano, da un lato, le frontiere più avanzate, a livello internazionale, del pensiero e della filosofia digitale e, dall’altro, di riuscire a farlo non solo in maniera semplice e sintetica ma soprattutto con un approccio nuovo, che di questi concetti indaga impatti tecnologici e ricadute strategiche per lo sviluppo di business.

“Il libro di Cosimo - si legge nella prefazione di Alex Pentland (presso il Massachusetts Institute of Technology) - descrive come la nostra cultura e i concetti che usiamo per comprenderla cambieranno in ragione di un mondo popolato da codici, sensori, dati, oggetti e piattaforme supportati da intelligenza computazionale. Una delle trasformazioni speculative più profonde sarà il passaggio dalla domanda: quali i fatti? alla domanda: quali le conseguenze?".

Oggi, per fare un esempio, non andiamo più in un’agenzia viaggi per ottenere biglietti di carta, quando la nostra prenotazione è già immediatamente disponibile non appena ne abbiamo bisogno. Si può dire che stiamo entrando nell’era della 'fisica sociale' in cui sono i dettagli di tutte le singole particelle a produrre in realtà gli esiti di un’azione. Ragionare in termini di mercati e classi ci porta a metà della comprensione.

Questa nuova capacità di guardare ai dettagli ci darà invece l’altra metà della storia. “Tuttavia, la nostra cultura cambia così lentamente - continua Pentland - che solo persone come Cosimo riescono a esplorare e ad anticipare filosoficamente in maniera così chiara l’immagine del mondo che verrà”. Si potranno disegnare organizzazioni e società migliori che saranno più responsabili, stabili ed efficienti nella misura in cui comprenderemo realmente la fisica umana in maniera più granulare.

Questa nuova scienza sociale computazionale offre possibilità infinite, anche se in Italia scontiamo, in questo ambito, un’arretratezza culturale e, quindi, anche civile. “L’Italia è indietro - afferma ancora Pentland - dal mio punto di vista nel preparare culturalmente le generazioni presenti e quelle future al pensiero digitale”. Il libro si rivolge ai manager e ai business leader, ai protagonisti dell’innovazione sociale, agli studenti che affrontano la materia tecnologica, ai curiosi di quanto l’evoluzione computazionale stia producendo nel nostro mondo.

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