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Jobs act: consulenti lavoro, sgravio anche per assumere ex collaboratori

25 novembre 2015 | 16.05
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La Fondazione studi analizza le novità previste dal Jobs act nel parere numero 3 del 2015

Jobs act: consulenti lavoro, sgravio anche per assumere ex collaboratori

"Lo sgravio contributivo si può riconoscere anche per l'assunzione degli ex collaboratori autonomi. La stabilizzazione prevista dal Jobs Act, infatti, non è da considerarsi un obbligo legale 'preesistente', ma un procedimento volontario". A dirlo la Fondazione Studi del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, nel parere numero 3 del 2015. "Non sussiste alcun obbligo legale alla stabilizzazione -sottolinea- ma solo condizioni obbligatorie per la sua attuazione. L’iniziativa, dunque, alla stabilizzazione è rilasciata alla volontà di entrambe le parti, così come la sua attuazione concreta (con l’accordo transattivo che deve essere sottoscritto ai fini della stabilizzazione, ma solo se il lavoratore acconsente)".

"Pertanto -fa notare la Fondazione Studi- la sottoscrizione del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato conseguente alla stabilizzazione di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, o autonomo, si pone effettivamente come condizione necessaria della realizzazione degli effetti di cui all’articolo 54 del decreto legislativo numero 81 del 2015, ma a valle di un momento volitivo originario (la scelta della stabilizzazione) che non è imposto dalla legge, ma soltanto previsto, con la scelta dell’adozione che rimane in capo ai singoli".

"Questo argomento -ribadisce nel parere- è sufficiente ad escludere senza alcun dubbio l’applicazione del richiamato articolo 31. D’altronde, va anche affermato che il processo di stabilizzazione dell’articolo 54 rappresenta una delle iniziative di un disegno più ampio del governo finalizzato a un maggior utilizzo dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, incentivando le parti a un processo di cambiamento". "Sarebbe incoerente sul piano sistematico, oltre che insostenibile sul piano giuridico, negare l’esonero contributivo a chi si sia avvalso proprio del processo incentivante previsto", aggiunge.

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