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Lavoro: Consulenti, l'Asse.co sbarca anche in Sicilia

10 marzo 2016 | 11.57
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Marina Calderone
Marina Calderone

"Consulenti del lavoro sempre più impegnati al fianco del ministero del Lavoro nella lotta al sommerso. L’asseverazione contributiva (Asse.co), infatti, dopo essere stata rinnovata a livello nazionale, sbarca anche in Sicilia dove fino a pochi giorni fa non era disciplinata". E' quanto si legge in una nota del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro.

"Ciò significa che le aziende che otterranno l’Asse.Co. -spiega ancora la nota- non dovranno temere le visite ispettive e saranno inserite in un apposito elenco pubblico che permetterà agli ispettori di orientare l’attività di controllo in direzione di altre imprese nelle quali più verosimilmente possano trovarsi situazioni irregolari o di lavoro nero".

Si tratta, spiegano ancora i consulenti, "di un’importante agevolazione per gli ispettorati del lavoro della Sicilia, che soffrono di gravi carenze d’organico (mancano, ad esempio, 45 ispettori a Palermo, 12 a Catania e 19 a Trapani)".

"E, a causa della separazione di competenze fra lo Stato sui servizi di vigilanza di Inps, Inail e forze dell’ordine e la Regione sugli ispettorati del lavoro, in Sicilia finora non era stato possibile estendere la presenza del nuovo Ispettorato nazionale del lavoro, che nel resto del Paese coordina, razionalizza e rende più efficaci tutte le attività ispettive di Inps, Inail, Regioni e forze dell’ordine", precisa.

A seguito della firma del protocollo d’intesa l’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè, e il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, hanno individuato il percorso che consentirà di attuare anche in Sicilia, attraverso un apposito protocollo d’intesa, il coordinamento unico delle ispezioni. Il ministero porterà in dote i 108 ispettori in organico presso le sedi Inps e i 20 dell’Inail, mentre la Regione metterà a disposizione i suoi 150 ispettori.

L'accordo riconosce ai consulenti del lavoro il ruolo di soggetti terzi e imparziali rispetto ai datori di lavoro e ai lavoratori. In questa veste i consulenti saranno anche chiamati a fare parte di un tavolo tecnico in assessorato per collaborare alla definizione e attuazione delle politiche attive del lavoro e per semplificare l’attività dei centri per l’impiego nella ricerca di incontro fra domanda e offerta di lavoro.

"L’asseverazione della correttezza contributiva e contrattuale che i consulenti del lavoro hanno sperimentato da tempo - ha commentato la presidente del Consiglio nazionale consulenti del lavoro, Marina Calderone - ha già prodotto degli importanti risultati, perché la nostra piattaforma di asseverazione viene utilizzata sempre più da quanti sono interessati a rimarcare la differenza tra chi, pur in un contesto difficile come quello della nostra economia, vuole comunque fare una scelta di regolarità e correttezza e quel mondo, vicino al contesto del sommerso e dell’illegalità, che non fa questa scelta. Questo nuovo accordo non fa altro che consolidare questa grande sinergia".

"Il ministero del Lavoro -ha continuato Calderone- e i consulenti del lavoro sono impegnati, quindi, nella ricerca costante di un messaggio meritevole di essere rilanciato. Fare il possibile, nell’ambito delle reciproche competenze e responsabilità, affinché il mercato del lavoro sia inclusivo e il rispetto delle regole possa condurre ad una buona occupazione e alla costruzione di nuove iniziative imprenditoriali che possano includere nuova forza lavoro".

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