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Innovazione: Cuzzilla, manager e cittadini uniti per le nuove smart city

03 maggio 2016 | 12.19
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Stefano Cuzzilla
Stefano Cuzzilla

A fronte della percezione da parte degli abitanti delle situazioni di grave disagio in cui versano le principali città italiane, e a fronte della scarsità di soluzioni efficaci e della carenza di risorse pubbliche "ben il 78% di cittadini vede positivamente un coinvolgimento dei manager nella governance urbana: un dato molto significativo, che ci spinge a ritenere che il nostro management possa avere un compito sociale, di promozione del benessere e della qualità della vita, con l’obiettivo perseguibile di avvicinare le nostre città al modello della smart city".

Così, con Labitalia, Stefano Cuzzilla presidente nazionale di Federmanager e vice presidente di Prioritalia, commenta i risultati di un'indagine condotta da G&G Associated per Prioritalia (associazione fondata da Manageritalia, Federmanager, Fenda, Fidia, Sindirettivo, Cida, le più grandi organizzazioni di rappresentanza dei manager italiani) su un campione di cittadini in 15 città. Tra le attese più vivaci emerse dalla rilevazione i cittadini si aspettano soprattutto un migliore decoro urbano (56% del campione), una migliore viabilità (50%), un potenziamento della rete di trasporti pubblici (36%). Da non trascurare, inoltre, la richiesta di riqualificazione e di sviluppo delle periferie (23%), ribadita dai cittadini di Napoli (38%) e Milano (33%).

I manager, dunque, spiega Cuzzilla possono venire incontro a queste esigenze "applicando le loro competenze e capacità di execution, prima di tutto. Ci viene riconosciuta anche la capacità di ottimizzare le risorse e di lavorare per obiettivi, secondo una visione strategica e non per prove ed errori. Più in generale sembra che i cittadini attribuiscano al manager capacità economico-gestionali che valutano utili a sistemare problemi irrisolti da tempo".

Prima ancora delle competenze tecniche e professionali - comunque molto importanti - le attese dei cittadini verso la figura di un manager, nell’ottica di un suo coinvolgimento nella governance di una città, investono aspetti di natura etica. Onestà, trasparenza, realismo: questi i valori che, secondo il campione intervistato, i manager che possono dare per la costruzione della città di domani.

Un dato "che non mi sorprende affatto -afferma Cuzzilla-, tenuto conto di quanto accaduto negli ultimi anni, soprattutto in termini di corruzione dilagante e di diffusa inefficienza della macchina pubblica".

"Di qui -spiega il presidente di Federmanager- l’enorme aspettativa degli italiani di poter finalmente contare su una classe dirigente realmente capace, in grado di essere allo stesso tempo pragmatica, concreta, risolutiva, ma anche dotata di valori etici indispensabili, come l’onestà, la trasparenza, la volontà di porsi realmente al servizio della collettività e del bene comune, anteponendo tutto questo ai propri interessi personali".

Ad essere particolarmente fiduciosi nel supporto che possono offrire Prioritalia e i manager nella costruzione di città migliori sono i giovani (l'80% tra i 18 e i 35 anni). Dunque quello tra i giovani e i manager è un legame che può davvero cambiare il volto delle città italiane in meglio? "Sicuramente sì -risponde Cuzzilla- : il coraggio, l’entusiasmo, la voglia di fare dei giovani, unita alla preparazione, alla passione per il proprio lavoro, e alla voglia di mettersi in gioco dei manager".

"Un binomio che anche noi, come Federmanager, stiamo cercando in tutti i modi di valorizzare al massimo, non soltanto per il futuro delle nostre città ma anche per quello di tutto il Sistema-Paese", conclude.

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