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Vino: 21 neo-diplomati al Master Sommelier Alma-Ais

22 febbraio 2017 | 13.14
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Vino: 21 neo-diplomati al Master Sommelier Alma-Ais

Dopo un percorso formativo della durata di nove mesi, culminato con un periodo di stage presso prestigiose strutture legate al mondo del vino o con approfondimenti personali relativi al mondo enoico, sono 21 gli studenti che hanno concluso con successo il Master Sommelier Alma-Ais, giunto alla sua VIII edizione. Oltre a una perfetta conoscenza della tecnica di degustazione del vino, della tecnica dell’abbinamento cibo-vino e delle regole fondamentali del servizio, i neo-diplomati Alma hanno maturato le competenze per padroneggiare tutti gli aspetti inerenti la gestione, il marketing e la comunicazione delle aziende vitivinicole o delle strutture affini.

Ciò che rende unico nel panorama italiano questo Master, che la Scuola internazionale di cucina italiana promuove in collaborazione con Ais - Associazione italiana sommelier, è il suo focus sulla comunicazione e sul marketing del mondo beverage. Una competenza sempre più essenziale in una professione tornata in auge: come indicano i dati Ais diffusi a fine 2016, nell’ultimo triennio i corsi di formazione in ambito sommellerie sono aumentati del 39%, segnando un +46% di partecipanti. Il segmento che fa registrare la maggiore crescita è quello degli under 30.

Tra i 21 diplomati giudicati dalla commissione, alla presenza di Massimo Castellani, membro della Commissione nazionale area Formazione Ais, va segnalata la presenza di nove donne: una conferma della sempre maggiore apertura del mondo del vino all’universo femminile. Otto le regioni rappresentate, con una prevalenza di diplomati dal Nord Italia (57%): i gruppi più numerosi sono risultati quelli provenienti da Emilia-Romagna (sei allievi), Veneto e Lombardia (entrambe con quattro studenti).

I migliori studenti della VIII edizione del Master Sommelier Alma-Ais sono risultati Flavio Spotti e Marcello Corradi. Di Torrile (Parma), 48 anni, Spotti è Sommelier Ais dal 2015: ha un background professionale molto particolare, in quanto, dopo la qualifica di restauratore conseguita alla Scuola per la valorizzazione dei Beni Culturali di Botticino, per oltre un decennio si è occupato del restauro di dipinti rurali. Spotti, dopo la chiusura del corso, ha approfondito lo studio di un vitigno e di un vino tipici dell’Emilia Romagna, la Spergola di Scandiano e il Lambrusco di Sorbara, discutendoli in sede d’esame all’interno della sua tesi.

Sempre di Parma, anche se nativo di Pisa, è Marcello Corradi, anche lui quarantottenne. Con un passato da figura commerciale in aziende non appartenenti al mondo del beverage, Corradi ha coltivato la sua passione per il vino frequentando i corsi Ais, Onav e Onai e un Master sul Barolo con Roberto Giordani, per poi approdare in Alma. Ha presentato una tesi su uno dei momenti iconici del mondo del vino: il 'Giudizio di Parigi' che nel 1976 portò all’attenzione del mondo i vini della Napa Valley californiana, capaci di superare, in una degustazione alla cieca, i vini di Bordeaux.

Fra gli altri studenti del Master Sommelier Alma-Ais, Francesca Novello, di Legnago (Verona), ha perfezionato l’arte del sommelier lavorando nella sala dell’Osteria La Francescana dello chef Massimo Bottura. Mentre Florinda Nardini, 42 anni, di Frosinone, e Chiara Ovaleo Pandolfo, 31 anni, di Lesignano de’ Bagni (Parma), hanno svolto il loro stage all’estero: la prima a Shanghai, presso Cina Amore Fine Italian Wines, prestigioso importatore di etichette italiane in Cina; la seconda a Londra, presso l’esclusivo 67 Pall Mall, che vanta una carta di oltre 5.000 etichette.

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