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Arezzo: Confcommercio, con enti pubblici per disegnare futuro turistico

02 maggio 2016 | 15.10
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Arezzo: Confcommercio, con enti pubblici per disegnare futuro turistico

Parte mercoledì 4 maggio 'Dal territorio al prodotto', il progetto messo in piedi dalla Confcommercio di Arezzo per insegnare ad imprenditori turistici e operatori delle amministrazioni pubbliche a lavorare insieme per creare un vero e proprio 'prodotto Arezzo e provincia' destinato al mercato turistico nazionale ed internazionale.

Il progetto, allo stesso tempo formativo e progettuale, è gratuito grazie al contributo della Camera di commercio e si avvale della supervisione di Stefano Dall’Aglio, amministratore unico e direttore operativo di Econstat srl. Il percorso si divide in tre incontri (4, 18 e 25 maggio) che si terranno presso la sede aretina di Confcommercio, in via XXV Aprile 12, dalle ore 14.30 alle 18.30, ai quali se ne aggiungerà a giugno un quarto personalizzato per ogni azienda o amministrazione che ne farà espressamente richiesta.

“Questi incontri -sottolinea la responsabile dell’area turismo di Confcommercio, Laura Lodone- sono aperti gratuitamente a tutti gli imprenditori del settore ma anche, e direi soprattutto, a quanti nelle amministrazioni pubbliche hanno il compito di coordinare le attività del turismo”.

“L’idea -spiega- è di mettere a confronto pubblico e privato per trovare un modello di governance territoriale condiviso e arrivare a realizzare un vero prodotto turistico aretino. Ovvero, non più un elenco scollegato e confuso di luoghi da vedere e cose da fare, ma un vero e proprio insieme di esperienze che permettano al turista di vivere un’esperienza completa durante il suo soggiorno”.

“A chi non è del settore -fa notare Laura Lodone- possono sembrare solo parole, ma la differenza è sostanziale. Un esempio per tutti: nella nostra provincia l’itinerario legato a Piero della Francesca non è ancora un prodotto turistico, con buona pace di quanti vorrebbero che l’arte rinascimentale trainasse le nostre performance. Questo perché c’è frammentazione della gestione dei musei, negli orari di apertura, nei collegamenti viari, perfino nei siti di informazione”.

“La legge regionale sul turismo -sostiene- sta per essere riformata. Tra le novità più importanti, c’è il fatto che i territori saranno chiamati ad organizzarsi in modo autonomo e spontaneo per presentare a Toscana Promozione prodotti omogenei da commercializzare e promuovere attraverso i canali della Regione. Chi non lo fa, rimane escluso dalla promozione turistica regionale. E' dunque una chiamata alla responsabilità a cui anche le imprese aretine, oltre alle amministrazioni, devono arrivare preparate”.

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