Una delegazione del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, guidata dal segretario generale, Sebastiano Callipo, si legge in una nota, "ha chiesto, con motivata fermezza, al viceministro Casero che le prestazioni lavorative della categoria siano prontamente e interamente remunerate, come da nostra quantificazione, ex meccanismo di funzionamento del cosiddetto 'comma 165'". "Una richiesta - avverte - che non ha mai tollerato e non deve certo oggi tollerare, ancor più, giustificazioni datoriali, scusanti 'ragioneristiche', alibi aritmetici, oscuri meccanismi intradecreto di decurtazione degli importi di cui sopra, eccezioni di vario genere, atteso che nessuno sconto i lavoratori possono concedere ai debiti di lavoro del committente datoriale".
Ancora, la delegazione Salfi ha evidenziato che "la produttività, oggi in discussione, sul quantum debeatur, è stata non solo satisfattiva in termini quantitativi, ma ha garantito tutti gli obiettivi strategici fissati dal ministro, nell’atto di indirizzo". Per questo, la delegazione Salfi ha richiesto, con forza, "il mantenimento integrale degli impegni datoriali sul punto, riservandosi, a settembre, ogni azione rivendicativa e tutoria prevista dall’ordinamento, preannunciando azioni di lotta ed eventuali azioni legali".
In particolare, il segretario generale ha focalizzato, nel suo intervento, "la conditio sine qua non di ottenere un comparto di contrattazione specifico, che consenta l’attuazione di una autonomia regolamentare, e quindi finanziaria e gestionale, che garantiscano, unitamente alla specificità professionale dei colleghi, l’attuazione di tutti quegli obiettivi che il governo scarica annualmente sul Sistema agenziale, rivisitando, in funzione rafforzativa, il decreto legislativo n. 300/99".