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Contratti: Conflavoro-Confsal, intesa per collaboratori studi

22 maggio 2017 | 13.36
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Contratti: Conflavoro-Confsal, intesa per collaboratori studi

Conflavoro Pmi e Fesica-Fisals-Confsal hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i collaboratori degli studi e attività professionali di ogni genere, sia in ambito ordinistico che non ordinistico, amministrativo, tecnico, legale, medico, comprese le altre attività intellettuali. E' quanto si legge in una nota.

"Il contratto -continua la nota- si caratterizza, oltre che per la durata indefinita, per una clausola di pace sindacale e una regolamentazione minima delle azioni dirette, per tutta una serie di previsioni radicalmente innovative, che vanno dalla nuova classificazione, con un approccio basato sul concetto di posizione organizzativa, alla nuova regolazione degli aumenti di anzianità collegati al merito. Fermi restando tutti i normali istituti contrattuali, la regolazione dell’apprendistato e dei contratti flessibili, gli schemi della contrattazione integrativa, il riferimento unificante all’ente bilaterale Ebiasp, la mutua per la sanità integrativa e tutti gli istituti conciliativi tipici della contrattazione Conflavoro-Confsal".

"La grande trasformazione del lavoro che è in corso -si legge nelle premesse del contratto collettivo- e che si sta sviluppando con sempre maggiore velocità richiede che le parti sociali si assumano la responsabilità di accompagnare i datori di lavoro e i loro collaboratori nella serena accettazione della necessità di abbracciare il cambiamento continuo, per potersi confrontare adeguatamente, come insiemi, con la più accesa concorrenzialità che ha già investito le attività manifatturiere e che ora sta investendo, con crescente forza, anche le attività professionali e i servizi di ogni genere".

"Una tale responsabilità -spiegano Conflavoro e Confsal- si fonda su un rapporto aperto fra le parti sociali e richiede, da un lato, strumenti contrattuali più semplici e aggiornati, e da altro lato una maggiore attenzione alle logiche collaborative e partecipative, sia all’interno delle organizzazioni produttive, attraverso la premialità di risultato, che tra le organizzazioni rappresentative, attraverso la bilateralità, con la quale si può attivare il welfare contrattuale; supportare il welfare aziendale/interaziendale o territoriale; svolgere la formazione lungo tutto l’arco della vita; gestire le istanze di certificazione dei contratti, di conciliazione, mediazione, arbitrato".

"Entrando nel merito -spiegano i firmatari del contratto- della classificazione che, fra le tante componenti nuove del contratto, può considerarsi la innovazione più radicale, la contrattazione sindacale, in genere, utilizza ancor ora gli schemi classificatori degli anni Settanta sui quali, nel tempo, sono state fatte tante ipotesi, battaglie, commissioni di studio, tutte poco o punto concludenti agli effetti pratici; mentre si stringeva e allargava, di volta in volta, la forbice delle retribuzioni, finendo queste regolazioni classificatorie e retributive per risultare variamente incapaci tanto a dare riconoscimento alle diverse professionalità dei quanto a rispondere ai diversi gradienti del costo della vita nella Penisola italiana".

"Invece, Conflavoro e Confsal hanno avuto -continua la nota- il coraggio di cambiare e, guardando al futuro del lavoro, a recuperare schemi atavici, come il riferimento a impiegati di concetto, d’ordine e avventizi che, nella loro semplicità, possono dare maggior agio a una organizzazione del lavoro basata tanto sulla collaborazione umana quanto sulla competenza professionale che, specialmente nell’ambito di attività professionali e in una logica di crescita continua della qualità, possono fare la differenza nel servizio al cliente. A questo proposito, valga il riferimento testuale alle premesse dell’articolo del contratto collettivo nazionale di lavoro sulla classificazione".

"In coerenza con le premesse del presente contratto -si legge nella nota- le parti hanno convenuto di definire la classificazione del personale in una forma innovativa. Infatti, le parti considerano che i processi di trasformazione e innovazione tecnologica e organizzativa, da un lato, e l'evoluzione delle dinamiche formative e professionali, dall'altro, hanno comportato la presenza nel comparto di sempre nuovi e più articolati profili professionali, per i quali si rende necessario lasciare la più ampia libertà ai soggetti contrattuali di organizzarsi".

"Pertanto, in un'ottica di modernità, le parti hanno convenuto di definire -conclude una nota- un inquadramento dei lavoratori a cui si applica il presente contratto in una classificazione articolata, comprendendo i quadri, su 4 livelli di retribuzione, con maggiorazioni legate alla posizione organizzativa e minorazioni legate all’avventiziato; lasciando le specifiche professionali, articolate nelle cinque aree del campo di applicazione contrattuale (area professionale economico-amministrativa, area professionale giuridica, area professionale tecnica, area professionale medico-sanitaria e odontoiatrica, altre attività professionali intellettuali) come semplice indicazione orientativa".

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