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Federmanager e Vises in campo per alternanza scuola-lavoro

22 febbraio 2018 | 13.49
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Federmanager e Vises in campo per alternanza scuola-lavoro

“Un’impresa che fa scuola: Apprendere x riprendere”: si chiama così l’intervento di alternanza scuola-lavoro ideato e realizzato da Vises, onlus di Federmanager, partito in questi giorni e finanziato grazie alla raccolta fondi lanciata nei mesi scorsi per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto. La somma raccolta dagli associati a Federmanager, pari a oltre 70.000 euro, è stata infatti destinata ai progetti di alternanza scuola-lavoro nelle aree di Abruzzo, Marche e Lazio maggiormente colpite dal terremoto.

Tre gli Istituti superiori coinvolti: il Liceo Scientifico 'A. Einstein' di Teramo, l’Istituto Tecnico Industriale 'C. Rosatelli' di Rieti, l’Ipseoa (Istituto Professionale Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera) 'G. Varnelli' di Cingoli (Mc). Le scuole sono state individuate con il coinvolgimento dell'Anp, l'Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, partner del progetto, dopo un’attenta analisi del territorio e dei paesi colpiti dal terremoto. I manager delle sedi Federmanager coinvolte, metteranno a disposizione le loro competenze manageriali e tecniche e affiancheranno, in qualità di mentor, gli studenti delle scuole del Centro Italia per la creazione e l’accompagnamento di tre mini imprese, strumento alla base del modello di alternanza scuola-lavoro adottato da Vises.

La mini impresa (impresa formativa o didattica), per la sua concretezza e vicinanza alla realtà, rappresenta un’esperienza unica per chi ne fa parte, realizzando efficacemente quella contaminazione di contenuti, metodologie, strumenti e competenze richieste sia dalla scuola sia dalle imprese. Gli studenti, partendo dalle loro attitudini, abilità, passioni e conoscenze, creano un’impresa reale che produce servizi o prodotti in risposta ai bisogni del territorio (da loro stessi identificati), analizzandone e valorizzandone le potenzialità ambientali, culturali, socio-economiche. Sono responsabili di tutti gli aspetti di sviluppo e gestione della loro impresa che riproduce le funzioni, i processi e gli obiettivi di un’impresa reale. Generosità e impegno sono i pilastri del piano di lavoro avviato: mettendo in connessione manager, mondo della scuola e territori, si 'accompagneranno', infatti, gli studenti nello sviluppo di competenze trasversali, utili per la loro realizzazione personale e per la progettazione del futuro lavorativo.

“Sessanta studenti -afferma Rita Santarelli, presidente Vises- hanno appena iniziato un percorso che durerà oltre un anno e che permetterà loro di affrontare il mondo del lavoro, oggi sempre più complesso e incerto, con proattività grazie alle competenze e abilità acquisite anche con il coinvolgimento dei loro docenti. Attraverso nuove metodologie didattiche e grazie a un’importante dotazione strumentale offerta dal progetto, le scuole potranno inoltre attuare un’azione di innovazione e rafforzamento dell’offerta didattica”.

“Il legame fra i territori e il tessuto imprenditoriale locale - dichiara Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager - rappresentato dai manager impegnati come mentori è il valore aggiunto dell’iniziativa Vises, un’esperienza di alternanza scuola-lavoro in linea con le indicazioni europee e internazionali che si inserisce nelle attività del protocollo siglato tra Federmanager e Miur: un piano congiunto per collegare il mondo dell’istruzione e dell’impresa che, in un’ottica di sistema, può fare davvero la differenza. L’impegno dei manager in questo progetto -conclude- è testimoniato sia dalla generosità nel contribuire alla raccolta fondi, sia dal coinvolgimento come tutor esterni che mettono a disposizione dei giovani le proprie competenze professionali”.

“La nostra motivazione -dice Antonio Santi, presidente Federmanager Macerata, mentor dei ragazzi dell’Istituto di Cingoli- nasce dalla volontà di contribuire nel sociale offrendo quanto maturato nel corso dell’esperienza professionale che abbiamo vissuto, in una sorta di restituzione verso la società ma soprattutto verso i più giovani. La nostra categoria deve acquisire sempre più consapevolezza del ruolo strategico che ricopre per la crescita della società, sia in termini culturali che in termini economici e di sviluppo industriale”.

“L’entusiasmo, la capacità di adattamento e la curiosità che ho colto in questi ragazzi -sostiene Sandro Rita, Engineering Director Guzzini, mentor sempre dei ragazzi di Cingoli- mi fa pensare che fin d’ora le nuove generazioni abbiano la possibilità di riuscire e avere successo. Da parte nostra, diventa fondamentale accompagnarli, anche con interventi come 'Apprendere X riprendere', nello sviluppo di soft skills, capacità e competenze che la scuola fatica ancora a dare ma che nella vita e nel lavoro sono prerequisiti fondamentali che possono essere acquisiti solo sperimentando e non attraverso una didattica tradizionale".

“Ho respirato l’energia dell’Industry 4.0 fin da questo primo appuntamento con i ragazzi -conferma Lino Fulgenzi, Consigliere Federmanager Abruzzo e Molise, mentor degli studenti Einstein di Teramo- che hanno elaborato idee di impresa spontaneamente basate sul digital, esprimendo una velocità enorme che per noi manager è uno sguardo verso il futuro, un futuro che dobbiamo accompagnare, perché diventi punto di forza delle nostre aziende”.

Infine, Attilio Cipollone, Federmanager Roma, impegnato con i ragazzi di Rieti, sottolinea l’importanza di “guidarli e consigliarli nei diversi momenti del percorso progettuale, portando loro le competenze esercitate nel corso di tutta la carriera di manager per offrire un contributo concreto alla rinascita di questi territori”.

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