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Startup: con Aqrate trasparenza e risparmio in settore traduzioni

14 giugno 2017 | 12.22
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Startup: con Aqrate trasparenza e risparmio in settore traduzioni

Un nuovo approccio al settore delle traduzioni in grado di far risparmiare al committente tempo e denaro, attraverso una piattaforma con un software esclusivo che permette di misurare e controllare i costi delle traduzioni. E' quanto propone Aqrate, una start up innovativa di Bologna, dove attualmente lavorano 6 persone. "Aqrate -spiega a Labitalia Marco Baglioni, Managing Director della start up- non vende traduzioni ma assicura trasparenza nella gestione dei costi, in un settore che per alcune aziende vale centinaia di migliaia di euro. Basti pensare ai manuali di istruzioni che sono redatti anche in 10 lingue. E garantisce un risparmio superiore al 30%".

"Fino ad oggi quando un'azienda doveva fare una traduzione contattava i suoi due o tre fornitori, mandava i testi da tradurre, l'azienda di traduzione faceva un conteggio delle parole ed inviava il preventivo. Insomma, il controllo della gestione dei costi era unilaterale e il cliente doveva fidarsi di quello che il fornitore diceva".

Qual è stata dunque l'idea innovativa di Aqrate? "Per prima cosa -dice- abbiamo centralizzato le memorie di traduzione che erano in mano ai vari fornitori di traduzioni e quindi il committente ottiene per la prima volta il controllo completo del materiale tradotto! Così, quando carico un file da tradurre nel sistema, Aqrate rileva nel mio storico se certe cose sono state già tradotte e produce un file output da inviare al traduttore molto scremato e già pronto in un formato particolare, che è quello di uso corrente nel settore".

Insomma, Aqrate fa un prodotto 'prelavorato' con controlli di qualità e con standard già testati nelle traduzioni precedenti. Per esempio, se nel testo c'è scritto "vado a cena da mia madre" e poi in un'altra parte c'è scritto "vado a cena da mia mamma", che a cose normali vengono considerate due frasi distinte, il sistema le rileva e segnala cosa può essere accorpato, quindi consente di fare un conteggio a monte del materiale, basato sui testi effettivi da tradurre.

Il risultato è un abbattimento dei costi notevole. "Il nostro primo cliente, settore manualistica di tipo medicale, ci ha detto di aver ridotto i costi del 60%", dice Baglioni.

"Pensiamo a grandi aziende -osserva Baglioni- che hanno grossi volumi di traduzione (farmaceutiche, macchine automatiche, automotive): ebbene, ora possono risparmiare moltissimo riutilizzando le memorie delle traduzioni, di proprietà del cliente, cosa che, fino ad oggi, invece, non poteva fare perché i dati rimanevano in mano all'agenzia di traduzione, che certamente -conclude- non aveva interesse a far risparmiare".

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