Sanita': meta' imprese riscuote crediti settore pubblico dopo 150 giorni

Milano, 19 mag. (Adnkronos Salute) - La riscossione dei crediti resta difficile per le imprese che forniscono servizi e prodotti alla sanità italiana, soprattutto quando l'interlocutore è un'azienda del settore sanitario pubblico. In questo caso, infatti, quasi la metà delle imprese deve aspettare più di 150 giorni per essere pagata. Il dato emerge da un'indagine condotta per la 19esima edizione Exposanità, in programma a Bologna Fiere dal 21 al 24 maggio.

Secondo i risultati della ricerca - realizzata da GRS Ricerca e Strategia su 5.800 contatti di aziende che operano nel comparto dei servizi e dei prodotti per la sanità, raccogliendo oltre 370 risposte - le imprese del settore orientano produzione e vendite in prevalenza verso il canale del commercio e della distribuzione (35,1%), seguito dalla sanità pubblica (33,6%) e da quella privata (26,1%). Nella sanità pubblica i tempi di incasso medi sono inferiori ai 90 giorni solo nel 3,3% dei casi; il 15,4% delle imprese attende 90 giorni, il 34,1% fino a 150 e il 47,3% oltre 150. Quanto alla sanità privata, per il 9,4% delle imprese i tempi di incasso sono puntuali o pari a 30 giorni, e per il 22,9% arrivano fino a 60 giorni. C'è tuttavia un 67,8% che attende di veder saldato il proprio credito più di 60 giorni, con un 39,6% che aspetta oltre 90 giorni e il 15,6% che ne attende 120.

Complessivamente, rispetto ai termini pattuiti le imprese lamentano attese che nel 66,7% dei casi si protraggono oltre i 30 giorni, contro un 8,8% che incassa puntualmente e un 24,6% che deve attendere almeno 30 giorni.