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Banche: al via trattativa rinnovo contratto, spiragli di intesa/Adnkronos

Dopo la rottura delle trattative delle scorse settimane è ripreso il confronto tra sindacati e Abi per il rinnovo del contratto dei bancari. Un riavvio di confronto che ha aperto uno spiraglio per uno sblocco della vertenza. Siamo ai primi passi, domani è previsto un nuovo incontro, ma il clima appare positivo

Banche: al via trattativa rinnovo contratto, spiragli di intesa/Adnkronos
30 marzo 2015 | 19.10
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Si apre uno spiraglio nella trattativa tra sindacati e Abi per il rinnovo del contratto dei bancari. Dopo lo stop delle scorse settimane, infatti, al tavolo di confronto, riavviato oggi, il clima appare cambiato. Dai banchieri sono arrivate alcune aperture apprezzate dai sindacati che ora guardano al nuovo round di domani con più ottimismo.

A fare da apripista la disponibilità espressa dal presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro dell'Abi, Alessandro Profumo, sulla riduzione del differenziale del salario di ingresso dal 18% al 10% e sulla conferma dell'utilizzo del Foc, il fondo nazionale per l'occupazione del settore. A contorno anche l'assicurazione della continuità contrattuale per i passaggi di persone in caso di mobilità e l'apertura di un possibile 'cantiere' per ridefinire l'inquadramento, nei prossimi sei mesi. Niente di concreto, invece, sulla parte salariale se non la richiesta dell'Abi di legare gli incrementi alla durata contrattuale per allungarne la scadenza. La partita sul salario, d'altra parte, è tradizionalmente l'ultima carta che sindacati e aziende giocano al tavolo delle trattative con cui tirare il filo dell'intera vertenza. E sarà messa sul tavolo domani.

Ma i sindacati non hanno chiuso nessuna porta. Anzi, sembrano apprezzare la disponibilità dell'Abi anche se restano con la guardia ancora alta. Il nuovo round previsto domani, con la presentazione di un testo scritto da parte delle banche, sarà in questo senso decisivo.

Positivo il giudizio della Fabi di Lando Maria Sileoni che parla di "primi importanti passi avanti di Abi" e che anzi parla di "significative aperture" quanto detto sull' occupazione, il salario di ingresso, la gestione delle esternalizzazioni e il fondo per l'occupazione.

"Apprezzamento" anche dalla Fiba per il quale oggi è stato compiuto "qualche passo avanti". Sarà domani, infatti, come spiega il segretario generale, Giulio Romani, che il sindacato sarà in grado di valutare "se è possibile andare avanti", dice incrociando le dita: "speriamo di non trovarci di fronte a nuove sorprese. Abi, in questa trattativa, ha cambiato le carte in tavola troppe volte, presentando proposte non coerenti con quanto detto al tavolo cinque minuti prima".

Guardia alta ma clima diverso anche da parte della Fisac. “Ora si può negoziare per rinnovare il contratto",dice il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale sottolineando come l'associazione dei banchieri abbia risposto "positivamente" alla richiesta sindacale di difendere l'area contrattuale e gli inquadramenti. "In ogni caso la trattativa va avanti anche domani e dovrebbe proseguire anche il giorno successivo. Negozieremo passo dopo passo con l'obiettivo di rinnovare il contratto. Adesso è troppo presto per dirlo, speriamo che nei prossimi giorni si possa fare”, conclude il segretario generale Agostino Megale.

E di "passi importanti" parla anche la Uilca di Massimo Masi. Aperture però "non ancora sufficienti in quanto mancano ancora previsioni sulle pressioni commerciali e sulle conciliazioni dei tempi di vita e lavoro", dice guardando ai testi definitivi, i soli con cui "si potrà verificare che non si tratti di forzature aziendali".

La Uilca apre comunque alla possibilità che la durata contrattuale passi a 4 anni anche se, mette le mani avanti Masi, “si tratta di vedere le cifre, il tipo di erogazione, insomma la compatibilità generale della proposta perché tutto si tiene: parte normativa, parte economica e compatibilità”.

Giudizio positivo infine da Emilio Contrasto, segretario generale di Unisin che apprezza il ritiro da parte di Abi di tutte le sue richieste, anche quelle sull’allargamento delle attività che possono essere soggette ai contratti complementari. “Ci aspettano sicuramente giornate difficili ma mi sento di esprimere un cauto ottimismo sulla prosecuzione del confronto perché nella delegazione Abi si individua una volontà di dialogo che prima non c’era", conclude.

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