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Via libera al Def, Gentiloni: "Manovra non depressiva"

23 settembre 2017 | 14.31
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(Foto Palazzo Chigi)
(Foto Palazzo Chigi)

"Nella seconda metà di ottobre" proporremo "al Parlamento una legge di stabilità che certamente non sarà depressiva, non sarà un elemento di freno alla tendenza positiva dell'economia". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dopo il via libera al Def.

"L'aggiornamento del quadro economico-finanziario è positivo ed è sempre importante quando l'aggiornamento modifica la situazione in meglio. I numeri della crescita sono più alti e più solidi delle previsioni precedenti - ha aggiunto il premier - E' il momento di prendere atto che questo percorso portato avanti in questi anni ha dato i suoi frutti e lo dobbiamo proseguire".

Le risorse disponibili nella legge di bilancio 2018, si legge nella nota di aggiornamento al Def, ''verranno impiegate in scelte selettive privilegiando il sostegno: dell’occupazione giovanile; degli investimenti pubblici e privati; del potenziamento degli strumenti di lotta alla povertà''.

Le coperture della legge di bilancio 2018 saranno composte ''grosso modo in un terzo di tagli strutturali alla spesa pubblica e due terzi di misure sul versante delle entrate''.

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RENZI - I numero positivi del Def sono frutto di "un insieme di risultati resi possibili dalle riforme del governo Renzi, che noi abbiamo proseguito e che ci hanno consentito anche di ottenere una discussione con la Commissione europea che ha portato a dei margini più favorevoli di finanza pubblica" ha detto Gentiloni. "Questo lavoro, di riforme e di controllo della spesa pubblica, è un lavoro da continuare", ha sottolineato il presidente del Consiglio.

PADOAN - Durante la conferenza stampa al termine del Cdm, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha reso noto i valori di crescita. Per il 2017 "è confermata all'1,5% e l'1,5% è, secondo noi, anche per il 2018 e il 2019'' ha affermato Padoan.

''Questa è una previsione che forse qualcuno troverà troppo ottimista, io ritengo che sia pienamente giustificata dalle politiche che si intendono mettere in atto e dal fatto che, nel passato, le previsioni ci hanno sorpreso all'insù piuttosto che all'ingiù, quindi c'è un discreto grado di ottimismo che è giustificato'', ha aggiunto il ministro dell'Economia.

Presentando i dati contenuti nella nota di aggiornamento al Def, Padoan ha poi spiegato che "la finanza pubblica si disegna attorno a un obiettivo di correzione strutturale del deficit per il 2018 di 0,3 punti percentuali, che rappresenta un allentamento molto importante rispetto alle cifre di aprile, che prevedevano un aggiustamento strutturale di 0,8 punti''.

Il deficit nel 2018 è stimato all'1,6% mentre per gli anni successivi dovrebbe scendere allo 0,9% e allo 0,2%. Questi numeri consentono di dire che ''c'è un sostanziale raggiungimento dell'equilibrio'', continua Padoan. ''Forse qualcuno sarà sorpreso di ascoltare'' le nuove stime ma ''la ragione per cui siamo all'1,6% è che la crescita è risultata migliore rispetto a qualche mese fa per ragioni tecniche, che si traduce in un deficit dell'1,6%''. Negli anni successivi ''continua a scendere, con una inclinazione e curva meno stretta di quella che c'era nel def'', spiega il ministro.

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Il debito per quest'anno - afferma ancora - si attesta al 131,6% mentre nel 2018 dovrebbe passare al 129,9%. Con la revisione dei dati Istat per il 2015 e 2016, spiega, ''si osserva un abbattimento del debito di qualche decimale importante come tendenza. Nel 2017, nei dati che ancora non tengono conto delle previsioni Istat, noi abbiamo un abbattimento del debito, anche tenendo conto delle somme messe a disposizione del sistema bancario per affrontare le situazioni di crisi''.

Il debito, prosegue il ministro, ''sta cominciando a scendere e noi prevediamo un sentiero di discesa che accelera, che vuol dire che la fiducia sui mercati aumenterà e questo si avvarrà di un meccanismo virtuoso di contenimento dei tassi del costo del debito''.

Padoan spiega poi che il quadro di finanza pubblica ''permette di dire che le clausole di salvaguardia saranno eliminate'' nella prossima legge di bilancio. ''Molte voci importanti nell'insieme di politiche invariate saranno sostenute e ci potranno essere margini per alcune priorità selezionate'' afferma Padoan.

PALAZZO CHIGI - ''Il percorso di riduzione del disavanzo proseguirà ad un ritmo sostenuto'' consentendo di raggiungere ''il sostanziale pareggio di bilancio nel 2020''. E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi, che segue il via libera alla nota di aggiornamento al Def da parte del Cdm

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