Avvio di ottava in verde per la Borsa di Milano, che guadagna circa un punto percentuale a fine seduta. Denaro su tutti i listini del Vecchio Continente, in particolare su Francoforte, dove il Dax segna un record storico, trainato dai titoli legati all'export. Occhi puntati sull'esito della riunione della Federal Reserve che inizierà domani: gli operatori scommettono che la banca centrale Usa non segnalerà un rialzo dei tassi in giugno.
Gli effetti del QE e il 'mini-euro' diffondono ottimismo sui mercati europei. L'indebolimento della moneta unica sul dollaro, che oggi ha toccato quota 1,04 per poi risalire in area 1,06, ha spinto al rialzo tutti gli indici, contribuendo al record storico del Dax di Francoforte, che ha chiuso con un rialzo del 2,2% a oltre 12mila punti. Bene anche Piazza Affari, in rialzo dello 0,96% a fine seduta, tornata sopra i 23mila punti dopo quattro anni e precisamente dal febbraio 2011.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 91 punti. Tra le Borse europee, è in buon rialzo Parigi, che segna +1,01% a 5.061 punti. Bene anche Londra, che chiude a 6.804 punti (+0,94%), e Madrid, in progresso dello 0,73% a 11.114 punti. Amsterdam avanza dell'1,13% a 498,03 punti.
Oltreoceano, Wall Street è positiva: il principale indice Dow Jones segna +1% a 17.911 punti, il Nasdaq registra un progresso dello 0,99% a 4.914 punti. L'attesa è per la riunione del Federal Open Market Committee, che si terrà nei prossimi due giorni. Mercoledì sera alle 19, saranno diffuse le decisioni sui tassi: alla luce della caduta inattesa dei prezzi alla produzione negli Usa in febbraio, i mercati scommettono che la banca americana non segnalerà un possibile rialzo dei tassi di interesse in giugno, come invece precedentemente atteso alla luce dei dati positivi sull'occupazione.
Sul Ftse Mib sono positive le banche, ma venduti sopratutto i titoli del comparto energetico. Saipem è maglia nera con una perdita del 4,15% insieme a Eni, che cede il 2,18% e prosegue il trend dopo il nuovo piano industriale che ha deciso per un taglio della cedola. Vendite anche su Tenaris (-0,55%).
A scatenare i ribassi, anche il prezzo del petrolio negli Usa, che è sceso a nuovi minimi da 6 anni a New York. I futures del greggio Wti in consegna ad aprile sono scesi fino a 43,60 dollari al barile, il prezzo più basso da settembre 2009.
Sprint di Safilo, invece, sull'All Share, che termina gli scambi a +7,78%: nel suo piano strategico prevede un raddoppio dell'Ebitda al 2020.
Tra i titoli del lusso rialzi anche per Salvatore Ferragamo (+4,29%), Moncler (+4,17%) e Luxottica (+1,52%). Male invece Yoox (-2,44%).
In buon rialzo Atlantia (+3,1%) e Autogrill (+3,96%), sulla scia dell'annuncio del Giubileo e dei suoi effetti positivi sul business dei due gruppi. Positiva anche Telecom (+2,33%). Toniche Exor (+4,61%) e Fca (+1,28%).
