Mattinata debole, dopo un avvio in rialzo, per le principali piazze finanziarie europee. Gli investitori guardano alla crisi greca e la tensione si fa sentire in particolare sul fronte dei titoli di Stato. A Piazza Affari male in particolare il comparto bancario e petrolifero, in progresso il settore del lusso
Mattinata debole, dopo un avvio in rialzo, per le principali piazze finanziarie europee mentre Piazza Affari accelera al ribasso con l'indice Ftse Mib che cede lo 0,95% a 23.112 punti. Gli investitori guardano alla crisi greca e la tensione si fa sentire in particolare sul fronte dei titoli di Stato dove sono tornate le le vendite sui titoli dei Paesi periferici. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi risale a 140 punti base con un rendimento dell'1,48%.
In rosso Atene con l'indice Athex 20 che perde il 3,3%, deboli le piazze di Parigi -0,07% e Londra -0,14%; in progresso invece Francoforte +0,38%, Zurigo +0,75%, Madrid +0,24% e Lisbona +0,27%.
A Piazza Affari in ribasso, in particolare, il comparto bancario con Bper -3,57% a 7,16 euro, Banco Popolare -2,98% a 13,35, Bpm -1,87%, Unicredit a 6,07 euro (-2,18%), Ubi Banca -2,06% e Intesa Sanpaolo a 3,008 euro (-1,64%). L'indice Oil & Gas lascia sul terreno lo 0,93%; sul listino principale di Milano si segnalano in progresso i titoli Salvatore Ferragamo +2,94%, Stm +2,84% e Tod's +2,64%.