Piazza Affari e le borse europee ritracciano dopo la corsa di venerdì scorso e aprono la settimana all'insegna della debolezza causata anche dall'incertezza dei mercati asiatici. Dopo un esordio debole all'inizio di una settimana cruciale, che culminerà con la pubblicazione del Job Report venerdì prossimo, Milano e i principali listini del vecchio continente si appesantiscono ulteriormente al giro di boa di metà seduta. A fine mattinata a Piazza Affari il Ftse Mib abbandona la soglia dei 21.000 punti a 20.980 (-1,68%) mentre l'All Share arretra a 22.580 punti (-1,64%). Non vanno meglio le consorelle con Parigi (-2,16%), Francoforte (-1,47%) e Londra (-1,47%). Si indebolisce anche Madrid che, dopo un tentativo di rimbalzo, vira a metà seduta dello 0,67%.
Volumi fiacchi sulla piazza milanese con poco meno di un miliardo di euro di controvalore scambiato. Nel paniere principale 'crollano' le banche con Mps (-4,89%), Unicredit (-3,45%), Bpm (-2,50%), Ubi Banca (-2,64%), Banco Popolare (-1,88%). Vendite sostenute per Azimut (-4,75%). Penalizzata Fca (-3,84%). Realizzi su Prsymian (-2,22%) dopo il balzo di venerdi' e l'annuncio dell'acquisizione dell'americana Gulf Coast Downhole Technologies per 45 milioni di dollari.
In un paniere pressochè tutto in rosso, perde posizioni anche Campari, maglia rosa dalle prima battute, a +0,26% a fine mattinata dopo l'annuncio di un'emissione obbligazionaria da 600 milioni da utilizzare per le attivita' generali dell'azienda tra cui il rifinanziamento del debito.
