Mercoledì 7 ottobre, ore 19
Brusca frenata delle Borse europee verso fine seduta dopo i rally delle ultime due sedute. Milano, dopo una giornata in territorio positivo, ritraccia e termina gli scambi in ribasso dello 0,79% a 22.007 punti. Il dato sulle scorte di petrolio negli Usa, cresciute più del previsto a 3,1 mln di barili, ha raffreddato gli investitori sia a Wall Street che al Nymex: le quotazioni del Wti, che arrivava da quattro sedute consecutive di rialzi, sono scese a 49,1 dollari al barile dopo aver toccato i 50 dollari, valori visti l'ultima volta a luglio scorso.
Ne hanno risentito i mercati europei e la Borsa di Wall Street, dove sono prevalse a fine seduta le prese di profitto. Il Dow Jones segna un debole +0,10%, il Nasdaq cede lo 0,10% a 4.743 punti. Le piazze finanziarie del Vecchio Continente terminano gli scambi sui minimi di seduta: il Dax, dopo una seduta in deciso rialzo, avanza dello 0,68% a 9.970 punti; Madrid chiude in progresso dello 0,66% a 10.170 punti; Parigi segna +0,14%, Amsterdam -0,03% e Londra +0,16%.
A Milano brilla Saipem, che guadagna a fine seduta il 7,8% a 8,7 euro sulla scia dell'attesa per il riassetto della compagnia e la prospettiva di una stabilizzazione dei prezzi del greggio. Del comparto energetico è in rialzo anche Eni (+0,53%).
Prese di beneficio, invece, portano in fondo al paniere milanese Intesa Sp (-2,88%), Campari (-2,7%), Atlantia (-2,42%) e Tenaris (-1,97%). Chiudono la seduta in leggero rialzo i titoli delle banche popolari tra cui Banco Popolare (+1,64%), Ubi Banca (+0,15%) e Bper (+0,13%). Negative, invece, Mediobanca (-1,66%), Bpm (-0,88%), Unicredit (-0,77%) e Mps (-0,41%). Dopo una giornata in notevole spolvero chiude poco sopra la parità il titolo di Rcs (+0,11%), in attesa del cda di domani.
