Chiude in lieve calo la Borsa di Milano, ben sopra i minimi intraday, con le principali piazze europee miste, mentre Wall Street, partita in lieve calo, prosegue in verde. Sui mercati pesano i nuovi guai di Volkswagen con l'Epa oltreatlantico e notizie negative sul fronte bancario, da Standard Chartered che ha lanciato un aumento di capitale e cede il 6,7% a Londra, a Ubs, che scivola del 4,25% a Zurigo dopo aver allungato i tempi per raggiungere i target.
A Milano l'indice guida Ftse Mib cede lo 0,10% e l'All Share lo 0,12%. Scambi per 2,99 mld di euro di controvalore, da 2,58 mld ieri. Su 331 titoli in negoziazione, 138 sono in rialzo, 172 in calo e 21 invariati. Miste le europee, con il Cac a Parigi che sale dello 0,4%, Francoforte con il Dax invariato, il Ftse di Londra che guadagna lo 0,3%, l'Aex di Amsterdam a +0,49%, il Bel 20 a Bruxelles a -0,4%, l'Ibex a Madrid a +0,45%, il Psi 20 a Lisbona a +1,1%, lo Smi di Zurigo a -0,01%.
"La mancanza di dati macro interessanti e qualche trimestrale europea deludente - spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig - hanno indebolito il sentiment del mercato. A fornire un po' di supporto questo pomeriggio è stato il petrolio, i cui prezzi sono tornati a salire in scia allo sciopero del settore in Brasile. Secondo le stime, lo sciopero, in vigore da domenica, ha già portato a una riduzione della produzione giornaliera del 25%. Un valore non trascurabile considerato che il Brasile è il nono produttore di petrolio al mondo".
"A Wall Street - continua Longo - i rialzi più sostenuti riguardano i titoli del settore, con Chevron e Exxon Mobil che salgono rispettivamente del 3% e del 2,2%. Domani i dati macro torneranno sotto i riflettori. Gli operatori resteranno in attesa delle figure sugli indici Pmi dei servizi in arrivo dalla Cina e dalla zona euro, mentre negli Stati Uniti l'attenzione sarà rivolta alle stime Adp e alla bilancia commerciale di settembre".
"Quest'ultimo dato - conclude Longo - rimane di particolare interesse poiché andrà a contribuire alla seconda lettura del Pil del terzo trimestre. Importante saranno anche le figure sulle scorte di greggio. Sul fronte Fed, attesi i discorsi di William Dudley e Stanley Fischer, entrambi membri del Fomc le cui parole potrebbero richiamare l’attenzione sul tema rialzo dei tassi entro la fine del 2015".
In piazza Affari in calo le banche (-1,04%), i media (-0,95%), viaggi e tempo libero (-0,67%). Bene risorse di base (+3,98%), materiali di base (+3,83%), oil and gas (+1,15%). L'euro al riferimento Bce cala a 1,0976 dollari, da 1,1032 dollari ieri. Il petrolio di riferimento americano, il Wti, con consegna a dicembre guadagna 1,28 dollari a 47,42 al barile al Nymex. L'oro al London Bullion Market al fixing pomeridiano scende a 1.123,1 dollari l'oncia, da 1.130,9 dollari stamani.
Sul Ftse Mib guadagna l'oil & gas, sulla scia dei rialzi del greggio, con Tenaris (+4,03%) e Saipem (+3,71%), grazie anche alla previsione di benefici per 200 mln di euro con l'operazione di rifinanziamento del debito. Eni guadagna l'1,08%. In calo i bancari, in particolare Banca Mps (-2,73%), Bper (-2,28%) e Banco Popolare (-1,6%).
Intesa SanPaolo perde l'1,13% dopo conti che hanno deluso il mercato sul fronte dei ricavi core, come sottolineano gli analisti di Barclays, pur recuperando dai minimi di seduta. Bene il lusso, con Moncler (+1,96%) e Luxottica (+0,65%). Guadagna Generali (+0,98%), che beneficia della decisione del Financial Stability Board di rimuovere il Leone dalla lista delle compagnie assicurative rilevanti a livello globale.
Comprate anche Cnh (+1,44%) e St (+1,1%). Sull'All Share corre Premuda (+16,5%). Realizzi su Mondo Tv (-21,9%), che ha corso molto nell'ultimo mese, maglia nera del Ftse Mib.
