Ultima seduta della settimana negativa per le borse europee, con Piazza Affari che si aggiudica la maglia nera, affondata dal settore bancario e assicurativo. In una giornata caratterizzata dall'assenza di dati macroeconomici di rilievo e dal ripiegamento del prezzo del petrolio, che pure si mantiene sopra i 48 dollari con il Wti e i 50 con il Brent, gli investitori hanno scatenato le vendite sul comparto azionario, senza particolari distinzioni settoriali. A fine seduta Francoforte cede lo 0,55%, Parigi lo 0,82% e Milano il Ftse Mib cede il 2,18% a 16.310 punti, mentre Londra limita i danni con una flessione dello 0,15%.
Sul Ftse Mib sono tornate le vendite sui titoli bancari, sospesi più volte dalle contrattazioni. Unicredit guida i ribassi (-6,30% a 1,93 euro), seguita da Bper (-5,79%), Bpm (-5,26%), Ubi Banca (-4,89%), Banco Popolare (-4,86%) e Intesa Sanpaolo (-3,79%). Male anche gli assicurativi, con Unipol in flessione del 4,70% e Generali in calo del 3,23%.
Giornata nera anche per i titoli del comparto europeo dell'auto. Goldman Sachs in un report sul settore sottolinea che "un grave rallentamento" dell'automotive non è imminente, anche se "è possibile" un peggioramento delle condizioni macroeconomiche. E, nonostante la raccomandazione a 'buy', Fca lascia sul terreno il 2,99% a 5,84 euro e Cnh Industrial recupera sul finale e cede lo 0,96%. Ferrari limita le perdite e arretra dello 0,37%.
Prese di beneficio su Mediaset dopo il balzo di ieri. Il titolo del gruppo del Biscione segna un calo del 2% a 2,74 euro. Al termine delle contrattazioni Mediaset ha annunciato di aver depositato un atto di citazione contro Vivendi, chiedendo l'esecuzione firmato lo scorso 8 aprile su Mediaset Premium e il risarcimento dei danni finora subiti, pari a 50 milioni di euro al mese. Telecom Italia, coinvolta da indiscrezioni nella vicenda, cede l'1,30%. Fra i petroliferi Eni perde l'1,97%, Tenaris il 2,05% e Saipem il 2,38%. Sull'All Share ancora tonica Rcs, che guadagna il 4,30% a 1,032 euro.
