Le borse europee chiudono miste una giornata con forti acquisti sul settore bancario. A scatenare gli investitori è stata l'ipotesi, smentita dagli interessati, di una fusione fra le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank, con ripercussioni su tutto il settore in Europa. Misti i segnali dai dati macroeconomici europei, mentre negli Stati Uniti sono risultate in netta crescita le scorte di greggio. Dato che ha fatto scivolare il prezzo del petrolio, in flessione di oltre tre punti percentuali sia per il Wti, scambiato a 44,9 dollari, che per il Brent, a 47,2. A fine seduta Londra, Francoforte e Parigi registrano un calo di circa mezzo punto percentuale, mentre a Milano il Ftse Mib sale dello 0,31% a 16.943 punti.
Sul listino principale della piazza milanese svettano i titoli bancari, con Intesa Sanpaolo (+4,2%) e Unicredit (+3,5%). Rialzi oltre i due punti percentuali anche per Bpm, Banco Popolare e Ubi Banca. Tonici gli assicurativi, con Unipol (+2,8%) e Generali (+1,3%).
Male i petroliferi Tenaris (-2,5%) ed Eni (-1,1%) e i titoli della moda, con Ynap (-1,5%), Moncler (-1,2%) e Ferragamo (-1%). Cedono oltre un punto Telecom Italia, A2A, Campari, Stm e Buzzi Unicem.