Credit Suisse ha trovato un accordo nella vertenza fiscale con l'Agenzia delle Entrate per le sue attività bancarie transfrontaliere e si è impegnato a pagare in tutto 109,5 milioni di euro. Lo sottolinea una nota dell'istituto. Nel dettaglio, l'accordo prevede il pagamento di 8,5 milioni di euro per "violazioni amministrative nel quadro delle sue attività transfrontaliere passate".
L'istituto ha altresì accettato di pagare imposte, interessi di mora e sanzioni per un importo di 101 milioni di euro. La banca "accoglie favorevolmente il raggiungimento di questa soluzione e intende continuare a offrire il proprio servizio alla clientela italiana e riconferma il proprio impegno verso l'Italia, che rappresenta un importante mercato".
Con l'accordo si mette la parola fine al contenzioso che è seguito a un accertamento fiscale che ha dato il via anche a un'inchiesta penale relativa a una presunta frode fiscale che sarebbe stata realizzata attraverso false polizze assicurative.
