La Borsa di Milano chiude in calo dell'1,15% a 21.318 punti in una giornata povera di dati macro e di grandi movimenti sulle piazze europee. La responsabilità delle perdite a Piazza Affari è della giornata di stacco dei dividendi per venti blue chips del Ftse Mib, che determina una riduzione 'tecnica' dei punti dell'indice nell'ordine di un punto e mezzo percentuale.
Le altre piazze del Vecchio Continente sono caute e contrastate: Londra è positiva (+0,34%), Francoforte in calo (-0,15%). Deboli anche Madrid (-0,4% e Parigi -0,03%. Wall Street torna a crescere dopo il sell off di settimana scorsa: il Nasdaq segna +0,6%, il Dow Jones guadagna lo 0,4% a 20.885 punti.
Sul Ftse Mib, sono ben comprate due delle maggiori società che oggi remunerano i soci: Intesa Sp (+2,36%) e Generali (+2%). In testa al Ftse Mib ci sono Yoox (+3,09%), Unipol (+2,9%) e A2a (+2,4%). Sul fronte opposto, le vendite si concentrano su Exor (-2,37%), St (-2,11%), Leonardo (-1,8%) e Cnh (-1,5%).
Ancora qualche contraccolpo su Fca (-1,59%), dopo l'avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Acquisti su Saipem (+1,95% % a 3,98 euro) nel giorno in cui parte il raggruppamento azionario nel rapporto di una nuova azione ogni dieci esistenti. Bene Iren (+1,4%) dopo l'offerta per acquisire la multiutility di La Spezia, Acam.
