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Mondadori, l'ad Mauri: "Conti in linea con budget, valutiamo M&A"

21 giugno 2017 | 15.56
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Palazzo Mondadori, Segrate
Palazzo Mondadori, Segrate

I conti del gruppo Mondadori del primo semestre sono "in linea con il target. Non ci sono particolari problemi rispetto agli obiettivi che avevamo". Lo assicura l'ad del gruppo editoriale, Ernesto Mauri, a margine della presentazione del restauro artistico permanente di Palazzo Mondadori a Segrate. "La differenza tra il primo e il secondo" semestre "è che abbiamo consolidato la Rizzoli dal primo di aprile e, di conseguenza, le perdite del settore education, che lo scorso anno aveva Rizzoli, quest'anno le abbiamo noi".

"Avevamo a suo tempo annunciato che nel 2017 dovevamo fare meglio rispetto all'anno precedente e noi siamo in linea con il budget" sottolinea ancora Mauri, ricordando che "i Ken Follett e o Dan Brown non arrivano tutti gli anni". Tra settembre e ottobre verranno infatti pubblicati i due nuovi romanzi a firma degli autori di lingua inglese: 'A column of fire' di Follett e 'Origin' di Brown.

Sul fronte M&A, "non escludo niente. Abbiamo qualcosa sul tavolo, ma non ve lo dico. Stiamo guardando" risponde poi a chi gli domanda circa la possibilità di portare a termine una nuova acquisizione nel breve o medio termine.

Intanto Mondadori si appresta a lanciare sul mercato Spy, nuovo settimanale di gossip, con un "target popolare a 1 euro", in edicola il 23 giugno. "Abbiamo pensato - spiega l'ad - di potere inserire un giornale, sfruttando il fatto che già abbiamo una redazione che accede a quel tipo di informazione, con un target più popolare che giustificasse un euro di prezzo di copertina".

"La pubblicità sarà di prodotti più mass market e a un prezzo più basso" precisa Mauri, che fa anche sapere che per il lancio sono previste "mezzo milione di copie", mentre non si sbilancia sul numero di copie 'a regime', ma si limita a osservare che "puntiamo a venderne tante". Per il lancio è previsto un cut price a 0,50 euro. "Nel primo numero ci sono 54 pagine di pubblicità, tantissime, su un totale di circa 160 pagine" conclude Mauri.

Un momento importante anche per Giallozafferano, il giornale digitale passato da Banzai a Mondadori con l'acquisizione da parte del gruppo di Segrate della divisione Banzai Media dalla società di Paolo Ainio: dopo lo sbarco nel mondo del cartaceo si attrezza per approdare anche su tv e radio. E diventare così "un brand multimedia". A tracciare l'orizzonte Mauri, che ipotizza per il futuro "magari anche dei ristoranti Giallozafferano, mi piacerebbe l'idea".

"Abbiamo lavorando al giornale cartaceo facendo leva sui soli visitatori del sito (6,5 milioni di utenti unici al mese). E' stata la prima volta in Italia che da un sito è nato un giornale fisico. Giallozafferano è un giornale digitale, cartaceo (200mila copie) e arriverà un programma tv e anche radiofonico". Si tratta, per Mauri, "di un risultato straordinario se si pensa che per il lancio abbiamo usato soltanto internet".

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