Le Borse europee chiudono in rosso all'indomani della riunione del consiglio direttivo della Bce, che ha rinviato la definizione di un calendario per l'uscita dal programma di quantitative easing. L'euro è in rialzo sul dollaro, con la moneta unica che scambia a 1,166 sul biglietto verde; frena invece il prezzo del brent che si attesta sotto i 49 dollari al barile.
Dopo una partenza piatta, i listini accelerano in territorio negativo - complice l'andamento di Wall Street -, con Francoforte (-1,66%) che conquista la maglia nera. In calo Londra -0,47%, Parigi -1,57% e Milano con l'indice Ftse Mib che cede l'1,10% a 21.202. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 157 punti base, con un rendimento al 2,08%. A Piazza Affari in affanno i bancari (indice -1,32%): peggior performance per Bper -2,68%; vendite su Unicredit a 16,51 euro (-2,02%), Banco Bpm -1,67% e Intesa Sanpaolo a 2,852 euro (-0,56%).
In rosso Recordati -2,66% e Buzzi Unicem -2,51%; l'indice petrolifero perde lo 0,81%. Atlantia registra una flessione dell'1,59% a 25,39 euro, secondo indiscrezioni il gruppo spagnolo Acs starebbe valutando la possibilità di lanciare una controfferta su Abertis. In luce sul listino principale Poste Italiane +1,01%, Azimut +0,45% e Unipol in progresso dello 0,21%.