Il settore bancario a livello globale è tornato in salut e. Il recupero della crisi finanziaria è completato, gli stock di capitale sono stati reintegrati e le banche hanno tagliato i costi. Ma i profitti restano magri. E a minacciare ulteriormente la profittabilità degli istituti di credito sono le fintech, le società di tecnologia finanziaria innovativa, e le piattaforme già affermate, come Amazon e Alibaba, che oltre all'e-commerce hanno iniziato a offrire servizi bancari. Per il settimo anno consecutivo, il Roe del settore, il ritorno sul capitale, è bloccato tra l'8% e il 10%, secondo il r apporto Global Banking Annual Review 2017 di McKinsey. E nel 2016 l'indicatore si è attestato all’8,6%, un punto percentuale in meno rispetto al 2015. Inoltre le azioni delle banche sono scambiate a multipli bassi, segno della preoccupazione degli investitori sulla redditività futura degli istituti.
Il Roe del settore, con il recupero dei tassi di interesse nelle principali economie, potrebbe raggiungere il 9,3% entro il 2025. Ma se i clienti retail e corporate dovessero passare dalle banche tradizionali alle società digitali senza azioni di contrastato da parte degli istituti tradizionali, il Roe potrebbe scendere di circa 4 punti, fino al 5,2% entro il 2025. Uno scenario allarmante per le banche. Gli istituti che non si sono ancora digitalizzati, si sottolinea nel rapporto di McKinsey, "devono esplorare rapidamente i nuovi strumenti a loro disposizione e costruire le competenze di marketing digitale e analytics necessarie per competere". La trasformazione digitale su larga scala è "essenziale", non solo per i vantaggi economici, ma anche perché "offrirà la possibilità di partecipare alla prossima fase del digital banking". Fra i maggiori concorrenti, secondo il rapporto, ci sono le piattaforme come Alibaba, Amazon e Tencent, che "stanno ridisegnando un settore dopo l'altro, sfumando i confini tra i comparti".
In questo senso la minaccia delle piattaforme è "reale e deve essere affrontata". E anche velocemente, perché, "se ci sarà sempre il bisogno di intermediazione finanziaria", al settore bancario "potrebbero essere necessari diversi anni per tornare a livelli adeguati di profittabilità in un'economia che sta vivendo una trasformazione profonda", avverte McKinsey. Per iniziare, indica il rapporto, nei prossimi 3-5 anni le banche potrebbero intraprendere una serie di azioni per "riprendersi la titolarità del legame con il cliente, migliorare la produttività e rendere più efficiente la loro operatività" attraverso la digitalizzazione. In sostanza le banche "potrebbero utilizzare le stesse tecnologie che le fintech stanno usando contro di loro".
Questi passaggi potrebbero aumentare i ricavi, migliorare l'utilizzo del capitale e tagliare i costi. Tanto che se il settore applicasse queste misure, migliorerebbe la propria produttività di circa 700 miliardi di dollari, riducendo il cost/income ratio dal 54% attuale al 38% nel 2025. Questo si tradurrebbe in un miglioramento del Roe di cinque punti percentuali per una banca oggi mediamente digitalizzata e in grado di affrontare con successo la trasformazione. Se il passaggio invece non dovesse avere successo, il miglioramento della produttività potrebbe essere dimezzato, pari a 350 miliardi di dollari, pari a un incremento medio del Roe di circa 2,5 punti percentuali.