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Udine: Confindustria, Siagri eletto capogruppo Industrie metalmeccaniche

12 maggio 2015 | 14.22
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Il neoeletto: "Non viviamo una situazione facile: i numeri sono sotto gli occhi di tutti e testimoniano la difficoltà non solo dell’industria, ma anche del commercio. C’è pertanto bisogno di stringere i denti, lavorare tutti assieme, anche all’interno di Confindustria, per trovare ‘sinergie orizzontali’ con cui risolvere le tante problematiche esistenti"

Roberto Siagri
Roberto Siagri

Roberto Siagri, presidente di Eurotech spa di Amaro, è stato eletto nuovo capogruppo delle Industrie metalmeccaniche di Confindustria Udine. Siagri subentra a Luigi De Puppi, che non ha inteso riproporre la propria candidatura per impegni personali.

“Ringrazio -ha detto Siagri- per la fiducia accordatami. Non viviamo una situazione facile: i numeri sono sotto gli occhi di tutti e testimoniano la difficoltà non solo dell’industria, ma anche del commercio. C’è pertanto bisogno di stringere i denti, lavorare tutti assieme, anche all’interno di Confindustria, per trovare ‘sinergie orizzontali’ con cui risolvere le tante problematiche esistenti. La quarta nuova rivoluzione industriale e digitale offre comunque grandi opportunità e potrebbe portare benefici per tutti. E’ una locomotiva che sta partendo e noi dobbiamo correre più forte per raggiungere la stazione e salire sul treno”.

Il capogruppo de Puppi, nella sua relazione di fine mandato, ha rimarcato la necessità di una forte azione di lobby sia a livello nazionale con una Federmeccanica molto attiva in tal senso, sia a livello regionale per far sentire una voce comune, quella della metalmeccanica. De Puppi ha sensibilizzato il gruppo anche sulle tematiche attuali del mercato del lavoro organizzando degli incontri di studio per l’illustrazione degli sviluppi in materia giuslavorista, i decreti delegati Jobs act, uno sul contratto a tutele crescenti e uno sulla Naspi, la legge di stabilità 2015, che ha decretato la possibilità di anticipare fino al 30 giugno 2018 il tfr in busta paga ai lavoratori richiedenti.

Un’attenzione particolare del capogruppo è stata rivolta poi ai rapporti con le università e con il sistema della ricerca scientifica per agevolare le aziende metalmeccaniche nell’affrontare la nuova rivoluzione industriale tecnologica, industry 4.0, che trasformerà, nei prossimi anni, mercati, produzioni e aziende.

Sotto osservazione anche "le problematiche comuni che rendono sfavorevole l’ambiente per fare impresa, come difficoltà nell’accesso al credito, la carenza di infrastrutture, l’inadeguato sistema portuale e ferroviario, l’eccessiva burocrazia, gli elevati adempimenti fiscali insopportabili per una regione di confine come la nostra, il sistema giudiziario civile inflazionato, il frastagliato sistema di enti cui le imprese devono riferirsi per ottenere incentivi e contributi nelle spedizioni all’estero vanificando così l’obiettivo comune, l’aggressione di mercati nuovi".

Da ultimo, ha trovato coronamento anche il progetto 'Repertorio delle imprese metalmeccaniche e siderurgiche'. Il progetto ha previsto la mappatura dell’attività svolta, dei settori di destinazione, dei prodotti e servizi, della classe di fatturato e della classe dipendenti raccolte in un supporto informatico che consente l’individuazione di possibili rapporti e sinergie attraverso un sistema di classificazione. Il progetto consente, alle 166 aziende che hanno aderito, di avere uno spaccato realistico delle collaborazioni-aggregazione-instaurazione di rapporti commerciali e sinergici delle imprese insediate nel territorio riconducibile alla Bassa Friulana, Medio Friuli, Udinese, Pedemontana e Carnia.

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