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Calcio: Mancini, Kovacic resta, l'Inter non vende i suoi top player

Il tecnico dell'Inter fa il punto sul mercato dei nerazzurri

Roberto Mancini (AFP) - AFP
Roberto Mancini (AFP) - AFP
11 giugno 2015 | 09.54
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"Kovacic diventerà un campione, ha ancora delle lacune ma è migliorato molto e lo ha dimostrato. Penso che resterà, perché non credo venderemo i nostri top player, non corriamo questo rischio". L'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, blinda Mateo Kovacic. Il centrocampista croato è stato al centro di numerose voci di mercato nelle ultime settimane.

"L'anno prossimo l'Inter non sarà molto diversa, dipenderà dal mercato che non sarà semplice, bisognerà essere bravi e fortunati nel trovare i giocatori giusti -aggiunge Mancini ai microfoni di Sky Sport nello speciale calciomercato-. Per la difesa abbiamo già preso Murillo e sicuramente ci rafforzerà, adesso è prematuro dire quello che sarà del mercato. Per il centrocampo i nomi sono quelli di cui si parla, vedremo come andrà a finire. Ibra? Può fare la differenza anche oggi e lo riprenderei all'Inter. Di Shaqiri non mi sono pentito, i giocatori hanno bisogno di ambientarsi, serve tempo".

"Noi vogliamo lottare per lo scudetto anche con la rosa attuale, abbiamo delle chance per farlo -assicura il tecnico jesino-. Io penso che quest'anno le cose sono andate migliorando, purtroppo non sono arrivati i risultati per colpa di errori che li hanno compromessi. Vincendo, come potevamo, contro Juventus e Genoa, saremmo stati in vetta alla classifica parziale dell'ultima parte di campionato".

L'anno prossimo sulla panchina del Milan, ci sarà il suo grande amico Sinisa Mihajlovic: "Sarà una cosa strana, ma mi fa piacere che lui sia andato al Milan. Credo che abbia l'esperienza giusta per un top club come il Milan", sottolinea Mancini che chiude parlando di un eventuale ritorno di Massimo Moratti alla guida dell'Inter e di un suo possibile approdo sulla panchina della nazionale:

"Non saprei, il presidente è stato all'Inter per molti anni, ha vinto tutto, ma davvero non saprei. La nazionale italiana? È sempre un sogno, sarebbe un grande onore e se dovesse capitare sarei felice".

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