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A Roma il primo Parco inclusivo universale

A Parco Schuster dalla collaborazione tra Fondazione Tetrabondi, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, Associazione Aes Architettura emergenza sviluppo e Comune di Roma

A Roma il primo Parco inclusivo universale
20 aprile 2023 | 12.16
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Dalla collaborazione tra Fondazione Tetrabondi Onlus, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, Associazione Aes Architettura emergenza sviluppo e Comune di Roma nasce il primo parco inclusivo universale. È ormai imminente la presentazione del progetto, spiega una nota della Fondazione Tetrabondi, frutto dell’attività di ricerca sul campo condotta dal gruppo di lavoro coordinato dal professor Adolfo Baratta che conterrà elaborate linee guida per la prossima riqualificazione del Parco Schuster in chiave totalmente accessibile e inclusiva, con la definizione di interventi capaci di trasformare il parco in uno spazio accessibile a ogni forma di vulnerabilità e di disabilità sensoriale, motoria, intellettiva o fisica. Saranno previsti interventi di trasformazione organica e coordinata, rispettosa delle valenze storiche, monumentali, architettoniche, archeologiche e paesaggistiche del luogo, oltre che dell’impianto del recente progetto, in grado di rendere Parco Schuster un luogo esemplare di accessibilità universale.

Questa storia nasce meno di sei mesi fa, quando lo scorso dicembre la Fondazione Tetrabondi ha sottoposto all’assessorato all’Ambiente del Comune di Roma la proposta di trasformazione di Parco Schuster in Parco Inclusivo Universale. Grazie anche alla sensibilità degli assessorati coinvolti, il progetto è stato segnalato alla Società Giubileo 2025, e, per consentire il rispetto delle tempistiche previste, la Fondazione Tetrabondi Onlus, che si è avvalsa per gli aspetti tecnici della consulenza dell’architetto Alice Buzzone, capo progetto, ha in prima persona affidato uno studio preliminare al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, rappresentato dal professor Giovanni Longobardi quale direttore e dal professor Adolfo F. L. Baratta quale Responsabile scientifico della collaborazione.

Da quel momento, riferisce la nota, "si è scatenato un vero e proprio turbinio di energia, altissima professionalità, entusiasmo, generosità, che consentirà alla Società Giubileo 2025, in qualità di soggetto attuatore, di procedere già a maggio all’affidamento della progettazione esecutiva per la trasformazione di Parco Schuster in Parco inclusivo universale: un parco progettato in nome dell’universalità e della mescolanza dei corpi, dei bisogni, delle competenze, dei desideri, immagine concreta di una città accessibile e inclusiva, dinamica e divertente, solidale e fluida".

Parte integrante del progetto di accessibilità universale sarà il piccolo fabbricato di proprietà del Comune di Roma adiacente il lato ovest del Parco in prossimità della basilica di San Paolo, da anni in stato di abbandono, che la Fondazione Tetrabondi ha perciò già richiesto in concessione al Comune di Roma. L’immobile, infatti, sarà attraversato da molteplici attività volte alla costruzione di consapevolezza collettiva sui bisogni speciali, affinché sia un punto di riferimento per le famiglie con disabilità alla ricerca di socialità, attività sportive, culturali, ludiche e turistiche accessibili, e di sostegno e orientamento in ambito sociale ed economico.

Non solo, poiché il progetto si avvarrà di un processo di 'permanence architecturale', ossia di accompagnamento, verifica e progettazione continua degli spazi, delle relazioni tra gli attori e di sperimentazione di dispositivi ludici di trasformazione dello spazio pubblico (grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, che svilupperà tale processo insieme alla Fondazione Tetrabondi), il piccolo fabbricato diventerà il riferimento anche di tale attività oltre che fulcro dell’area sociale del Parco inclusivo universale, che sarà così uno spazio e un servizio per tutte e tutti e al contempo un messaggio e una testimonianza permanente: l’accessibilità universale degli spazi pubblici è un obiettivo possibile e un diritto di tutti.

In questa prospettiva la trasformazione di Parco Schuster vuole essere solo il primo di molti progetti perché molte sono le opportunità di esportazione e adattamento delle linee guida progettuali a realtà pubbliche o private nel resto del paese.

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