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Blutec, gli operai forzano ancora i cancelli

13 marzo 2019 | 13.09
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(Fotogramma)
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Un gruppo di operai BluTec questa mattina ha nuovamente forzato i cancelli dell’azienda di Termini Imerese dopo averlo fatto anche ieri sera. I lavoratori, dopo l’arresto del management della ditta, sono entrati in fabbrica per partecipare a un'assemblea. Da ieri gli operai sono radunati davanti ai cancelli della fabbrica.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato stamattina al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio una lettera sulle vicende di Blutec. "Signor Ministro, nell'esprimere preoccupazione anche per l'evolversi della vicenda giudiziaria su Blutec, riteniamo a maggior ragione indispensabile massima attenzione e cura nella ricerca di una soluzione fattiva per lo stabilimento di Termini Imerese da Lei annunciato e confermato anche con la sua presenza- scrive Orlando- Lo Stato ha il dovere, a fronte di una situazione di declino industriale così grave subita da anni dal territorio, di garantire non solo la continuità occupazionale a coloro coinvolti dall'accordo Blutec, ma di imprimere una svolta che possa garantire un futuro industriale per lo stabilimento,per il suo indotto e per la intera area nel pieno rispetto della legalità". E ancora: "Occorre scongiurare il pericolo di incursioni speculative di solo carattere finanziario che possano ancora una volta illudere le speranze, oltre che le energie dell'intera città metropolitana". E conclude: "Auspichiamo la ricerca di nuove opportunità imprenditoriali che possano coniugare la vocazione produttiva automobilistica del territorio, con il sacrosanto diritto all'affermazione dei principi e dei valori di un 'attività industriale che persegua obiettivi di sviluppo territoriali fecondi per il superamento del nostro divario competitivo con il nord del paese".

"Dall’assemblea emerge il grido di aiuto e di allarme dei lavoratori di Termini Imerese, il timore è che dopo la bufera che ha coinvolto Blutec non ci sia nessun altra alternativa per la rinascita dello stabilimento ex Fiat. Il governo nazionale ci convochi per parlare subito del futuro di questi circa 700 lavoratori". Cosi la Fim Cisl con il segretario generale Ludovico Guercio e il segretario provinciale Antonio Nobile, stamani all’assemblea con i lavoratori Blutec di Termini Imerese, chiedono soluzioni immediate che diano certezze, dopo l’inchiesta che ha coinvolto i vertici.
Nel pomeriggio, alle 17, l’incontro con i sindaci del comprensorio. “Decideremo insieme come procedere, di certo come abbiamo sempre ribadito anche al vice premier Di Maio a fine febbraio, le soluzioni prospettate non possono limitarsi alla cassa integrazione. Il governo si faccia carico della ricerca di nuove ipotesi industriali partendo dalla esperienza e professionalità degli operai ex Fiat. Ma non solo – aggiungono Guercio e Nobile –, bisogna rendere il territorio attrattivo per gli investimenti, creare le infrastrutture adeguate di cui si parla da anni e per le quali i finanziamenti ci sono già, oggi si pagano tutti i ritardi e le lungaggini del passato”. Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani conclude “non siano i lavoratori a pagare le conseguenze di comportamenti aziendali sbagliati che hanno portato agli esiti di oggi. Le istituzioni nazionali e regionali intervengano, c’è un territorio come Termini Imerese che da troppi anni ormai è ostaggio di progetti vani e inaffidabili, false promesse e ritardi burocratici che oggi si pagano con la totale incertezza sul futuro dello stabilimento e di tutte le famiglie dei lavoratori”.

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