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Formia, su tomba Cicerone 'vince' Saviano

24 luglio 2019 | 12.55
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Lo scrittore partenopeo ha ottenuto l'autorizzazione a presentare il suo ultimo libro "In mare non esistono taxi" nell'area archeologica

Roberto Saviano (Afp) - AFP
Roberto Saviano (Afp) - AFP

di Silvia Mancinelli -
Alla fine, dopo uno scambio epistolare al veleno tra la Soprintendenza Archeologica e il sindaco di Formia, intercessioni e telefonate, e tra rumors di un intervento del Ministero dei Beni culturali (il ministro interpellato dall'Adnkronos ha smentito qualsiasi interessamento), l'ha spuntata Roberto Saviano. Lo scrittore partenopeo, che aveva chiesto di presentare il suo ultimo libro "In mare non esistono taxi" nell'area archeologica della Tomba di Cicerone di Formia, ha ottenuto il beneplacito agognato e si prepara a un'orazione sulla questione dei migranti, ospite alla XXVI edizione della kermesse letteraria "Libri sulla cresta dell’onda".

Tutto era iniziato quando dal Comune era arrivata alla Soprintendenza Archeologica per le province di Frosinone, Latina e Rieti la richiesta di autorizzazione all'evento. Pronto, era stato, a quanto apprende l'Adnkronos, il diniego dell'organo ministeriale. Il motivo? La poca attinenza dell'argomento del libro al luogo protetto, sulla base della 'Dichiarazione di Segesta' sulla 'Salvaguardia e l'uso dei teatri antichi'.
E altrettanto tempestiva la risposta piccata - ça va sans dire - del sindaco di Formia, Paola Villa, nel rispolverare gli archivi "mondani" del Comune per elencare nove diversi eventi dal 2003 al 2017 organizzati nel sito archeologico Tomba di Cicerone "senza alcuna attinenza agli argomenti richiamati dalla nota in oggetto", nella fattispecie incentrati sulla figura di Cicerone e sulla sua opera.

Sono passati quasi due mesi, altro inchiostro è stato versato, e alla fine, come già pubblicizzato sul sito del Comune di Formia, ha vinto Saviano. "Il sito monumentale è stato reso accessibile per l'occasione grazie alla disponibilità della Soprintendenza, Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Frosinone, Latina e Rieti e alla collaborazione del Sinus formianus - si legge sul sito del Comune che, alla chiusura di comunicato riserva la stoccata finale - Com'era immaginabile nel giro di poche ore i biglietti sono terminati".
In relazione alle voci di un possibile intervento del ministro Bonisoli per dirimere la contesa, l'interessato, contattato dall'Adnkronos, ha smentito qualsiasi interessamento suo e del ministero a favore di Saviano e del via libera alla presentazione del libro dell'autore di Gomorra sulla tomba di Cicerone.

IL SINDACO - "Con la Sovrintendenza è pace. Roberto Saviano verrà a presentare il suo ultimo libro sulla Tomba di Cicerone dove già altri sono venuti, anche facendosi pagare, e sono stati organizzati concerti da 25 euro a biglietto. Formia è aperta a tutti, mi piace ospitare tutti. Il libro di Salvini? No, quello no. Saviano fa politica come la fanno tutti gli scrittori, tutti, non se ne salva uno. Ma una cosa è essere uno scrittore che fa politica, altra essere un politico che scrive il proprio libro e lo va a promuovere" dice all'Adnkronos Paola Villa, sindaco di Formia. Il Comune è aperto a tutti, precisa il primo cittadino, "anche Magdi Allam è venuto a Formia a presentare il suo libro, proprio nella sala consiliare". Ma per il libro sul ministro dell'Interno, già censurato al Salone di Torino, non c'è speranza. Poco importa se a scriverlo non sia stato un politico ma una giornalista: "Sì, ma parla un politico - obietta Villa - Non c'è mai stato chiesto se un giornalista voglia presentare un libro, fino ad oggi non abbiamo mai detto no. Ma io non ospito il libro di Matteo Salvini. Apro il mio Comune ma a qualsiasi intervento, è aperto all'accoglienza con due porti aperti - e lo dico - eppure sono tutto fuorché di estrema sinistra".

Prosegue ancora il sindaco di Formia: "Vivo in un territorio dove ci sono 12 clan di camorra e dove il ministero degli Interni, invece di chiedermi di questi mi manda le lettere, l'ultima due giorni fa, in cui mi chiede quanti rom, sinti e caminanti no. Saviano suscita o odio o amore - continua Villa - ma i giornalisti sprecano troppo tempo a scrivere di immigrazione che non è il problema dell'Italia. Pur non sposando le sue idee, Salvini è il mio Ministro dell'Interno e mi farebbe tanto piacere se mi venisse a trovare a Formia: a lui farei vedere che abbiamo due porti, aperti, viene chiunque ma a preoccuparmi sono gli yacht da 2 milioni di euro. Chi li porta e chi c'è dietro? Questo mi preoccupa. Con lui vorrei parlare non delle comunità sinti e rom ma dei 12 clan di camorra che ci sono nella ma città e vorrei sapere da lui cosa si stia facendo. A noi non serve l'esercito, ci serve una scuola".

LA SOPRINTENDENZA - "Alla prima richiesta del 31 maggio u.s. la Soprintendenza ha obiettato di non comprendere il collegamento possibile tra l’area e l’evento; a questa risposta il Comune ha replicato fornendo, nelle settimane successive, spiegazioni più esaurienti sul programma e – come da normativa - dati tecnici e amministrativi sul suo svolgimento. La Soprintendenza ha quindi espresso (18 luglio u.s.) il proprio assenso e ha fornito la piena collaborazione all’iniziativa, programmata per il 25 luglio" spiega Paola Refice, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Frosinone, Latina e Rieti, in merito al carteggio con il sindaco di Formia Paola Villa nel quale inizialmente aveva dato il suo fermo parere negativo alla presentazione del libro di Roberto Saviano sulla Tomba di Cicerone.

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