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Gli italiani bocciano il Ssn, oltre 1 milione si cura all’estero. Fuga nel privato per chi può

17 giugno 2014 | 13.28
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Il 38,5% ritiene che la sanità della propria regione sia peggiorata negli ultimi due anni, nel 2011 la pensava così il 28,5%. E aumentano coloro che pagano di tasca propria i servizi che il pubblico non garantisce più

Gli italiani bocciano il Ssn, oltre 1 milione si cura all’estero. Fuga nel privato per chi può

Gli italiani bocciano il Ssn. Il 38,5% ritiene che la sanità della propria regione sia peggiorata negli ultimi due anni, nel 2011 la pensava così il 28,5%. Per il 56% è rimasta uguale e solo il 5,5% ritiene la sanità regionale migliorata. Sempre più scontenti, i cittadini sono pronti a partire: 1,2 milioni italiani si sono curati all’estero per un grave problema di salute. E aumentano coloro che pagano di tasca propria i servizi che il pubblico non garantisce più. E’ quanto emerge dalla ricerca Rbm Salute-Censis sul ruolo della sanità integrativa, presentata al IV ‘Welfare Day’.

Ovviamente, nelle regioni con Piano di rientro i cittadini che ritengono peggiorata la sanità schizzano al 46,8%, rispetto al 29,3% delle altre. Crollano dal 57,3% del 2011 al 44,4% del 2014 gli italiani che giudicano positivamente la competenza delle Regioni sulla sanità. Nella visione dei cittadini esiste un nesso diretto tra la ristrutturazione della sanità imposta dai vincoli economici e l’abbattimento della qualità dei servizi. Infatti, nelle regioni alle prese con Piano di rientro è solo il 38,9% dei cittadini ad avere un giudizio positivo sul ruolo istituzionale e amministrativo delle Regioni, rispetto al 50,3% nelle altre.

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