Donna travolta e uccisa da auto rubata a Milano, rintracciati 4 minorenni in campo rom

Si tratta di tre bambini e una bambina, tra gli 11 e i 13 anni: sono stati incastrati dalle magliette riprese dalle telecamere. Potrebbero essere affidati a una comunità. Fonti Viminale: "Accampamento Gratosoglio mai portato dal Comune al tavolo in Prefettura"

I quattro minori rintracciati
I quattro minori rintracciati
12 agosto 2025 | 08.52
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Tre ragazzini e una ragazzina, tra gli 11 e i 13 anni, sono stati fermati oggi in un campo rom di Milano perché considerati responsabili dell’incidente che ha causato la morte della 71enne Cecilia De Astis, investita e uccisa ieri in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio. Secondo i primi accertamenti, alla guida dell'auto risultata rubata c'era un 13enne.

Due dei quattro minori, a quanto apprende l'AdnKronos, sono fratelli. Sarebbero quindi tre le famiglie alle quali appartengono. L'insediamento rom di via Selvanesco dove questa mattina i minori sono stati rintracciati, e dove risultano risiedere, sarebbe un'area privata appartenente ad un bosniaco. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, si tratterebbe di un terreno agricolo che il proprietario avrebbe messo a disposizione della comunità di nomadi.

Gli abitanti di quell'area sostengono che sia di loro proprietà; tuttavia, secondo i primi accertamenti, il vero proprietario risulterebbe essere un soggetto di nazionalità bosniaca che l'avrebbe volontariamente messa a disposizione della comunità della quale fanno parte le famiglie dei quattro ragazzini. Al momento non risulterebbe alcuna denuncia di occupazione abusiva mai presentata da eventuali proprietari.

Incastrati da magliette riprese da telecamere

I quattro minorenni sono stati incastrati dalle magliette che indossavano, riprese dalle telecamere di sorveglianza di un negozio.

Le indagini, svolte dalla polizia locale milanese, sono partite dall'analisi delle telecamere che hanno ripreso l'incidente. "Le magliette indossate da alcuni dei responsabili hanno consentito di risalire al negozio dove sono state acquistate, il cui impianto di videosorveglianza ha restituito immagini più dettagliate", si legge in una nota diffusa dalla polizia locale.

Non imputabili, minori potrebbero essere affidati a una comunità

È la Procura per i minorenni ad avere ricevuto il fascicolo di indagine sui quattro ragazzini. I minori non sono imputabili: la legge prevede che la capacità di intendere e volere, necessaria per essere imputabili, si presume a partire dai 14 anni. I minori potrebbero essere affidati a una comunità e allontanati dalle famiglie che non hanno vigilato. E' una delle possibilità fornite alla legge in casi analoghi.

Fonti Viminale: "Accampamento Gratosoglio mai portato dal Comune al tavolo in Prefettura"

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti del Viminale, l’accampamento a Gratosoglio non è mai stato portato dal Comune di Milano all’attenzione del tavolo sui campi nomadi in Prefettura. L’insediamento in questione si trova su un terreno privato e vi risiedono in gran parte donne con figli minori, molti dei quali, dalle prime notizie pervenute, potrebbero essere nati in Italia o con cittadinanza italiana. La prefettura è disponibile a considerare nel predetto tavolo ogni valutazione che perverrà dal Comune rispetto alle condizioni di illegalità igieniche, sanitarie e ambientali, nonché rispetto all’inosservanza degli obblighi scolastici dei minori ivi presenti, soprattutto se finalizzate a un provvedimento di sgombero dell’area da parte delle competenti autorità comunali.

Parroco di quartiere: "Qui i bimbi guidano a 12 anni"

"Arrivano con le roulotte. Non sono mai stanziali. Vanno in giro, compiono furti e rompono i vetri delle auto. Ce ne sono tanti ma è difficile conoscere la loro provenienza", dice all'Adnkronos don Paolo Steffano, responsabile della cura pastorale di quattro parrocchie, tutte del quartiere milanese Gratosoglio. "Da diversi mesi ne arrivano di nuovi. Tutti piccoli minorenni presumibilmente di origini rom. Ma fino a ieri si sono sempre macchiati di furti e danni di piccolo cabotaggio", continua il parroco. Il quale però aggiunge: "C’è da dire che questi ragazzini guidano già tutti a 12-13 anni. Lo sanno fare tutti. Tempo fa chiesi di spostare un Mercedes da un passo carraio. E’ venuto fuori un ragazzino a torso nudo, sarà stato al massimo un tredicenne, e l’ha spostata lui". Don Paolo racconta anche come l’incidente, in cui è rimasta uccisa Cecilia De Astis, sia avvenuto nella zona dove c’è la casa gialla dei fratelli di San Francesco: "Un quartiere dormitorio. Lì c'è un via vai di circa trecento persone che entrano ed escono, dormono e si lavano in strada. E’ una curva molto trafficata, la si percorre per andare in tintoria, in farmacia e al supermercato”.

Antonella Musella, a capo del gruppo 'Social Street quartiere Gratosoglio', ricorda la vittima, come una delle persone più attive nell'ambito delle varie iniziative "soprattutto ricreative, per conciliare le attività tra gli abitanti, e nei rapporti con le istituzioni per la rimozione dei rifiuti che ci sommergono il quartiere e arrivano a bloccare strade intere, quasi sempre provenienti dai campi abusivi tutti attorno all'accampamento di Chiesa Rossa".

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