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L'industria dei casino in Italia nel 2023: una panoramica

04 aprile 2023 | 15.36
LETTURA: 6 minuti

L'industria dei casino in Italia nel 2023: una panoramica

In collaborazione con la redazione di miglioricasinoonline.info

Tra i passatempi che maggiormente appassionano il popolo italiano, al pari dello sport o dei motor sport, possiamo senz'altro annoverare il gambling. Il fatto che un ente statale come l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si occupi personalmente del gioco d'azzardo legale dimostra l’importanza del settore. Diamone atto: riconoscere l'enorme impatto che il gambling ha sul Paese, normarlo e garantirne la legalità non è certo un compito facile.

A complicare ulteriormente le cose per l'ADM si aggiunge il fatto che oggi, con l'esplosione dei portali sul web, è necessario supervisionare non soltanto i casino fisici o le occasionali macchinette dislocate sul territorio, bensì anche i vari casino online. Proprio questi ultimi stanno facendo parecchio parlare di sé, per la loro recente espansione sia in termini di utenti sia in termini di offerta.

In questo articolo verrà analizzata la situazione attuale di questa industria miliardaria, con particolare attenzione alle previsioni per il futuro.

I casino online in Italia

Per casino online intendiamo quei portali che offrono giochi d’azzardo simili ai casino fisici (come slot machines, poker, blackjack e affini) e che spesso ampliano il proprio palinsesto inserendo anche scommesse sportive di vario genere. Per poter giocare, nell'ottica di estrema trasparenza che caratterizza l'operato dell'ADM, è necessario registrarsi con i propri documenti (cioè né più né meno di quello che avviene nei casino terrestri) e collegare un metodo di pagamento valido.

I casino online sono aziende vere e proprie e nulla vieta loro di avere sedi fisiche o sale giochi terrestri (basti pensare al colosso SNAI). Non possiedono fisicamente i giochi che propongono, bensì questi ultimi vengono concessi tramite accordi economici dalle maggiori case di produzione (anche dette provider o software houses). Questa distinzione è particolarmente importante perché quando parliamo di casino online in Italia non intendiamo necessariamente né che l'azienda sia di origine italiana né che i giochi che propone siano creati da provider italiani.

Infatti le aziende di casino italiane, per quanto in espansione, non sono ad oggi moltissime. Lo stesso accade per i provider: in Italia ne abbiamo di eccellenti e certamente in via di sviluppo, ma non sarebbero bastevoli, da soli, per coprire l'immensa domanda del pubblico.

Come è possibile allora che lo spazio web conti così tanti prodotti e portali in lingua italiana? È presto detto: anche all'estero si sono accorti della passione che il Bel Paese riserva al Gambling e i casino online esteri hanno iniziato a richiedere l'autorizzazione ADM per potere operare legalmente sul territorio italiano. Analizzando la situazione attuale, va da sé come questo loro investimento sia stato ricompensato ampiamente: il mercato è in perenne espansione e gli introiti non sono mai stati più alti.

Casino e Covid: la migrazione sul web

La grande fortuna dei siti iGaming deriva certamente da due fattori principali:

  • la comodità di poter giocare da qualsiasi luogo tramite dispositivo elettronico;
  • l'immenso palinsesto, dato che concentrare un numero altissimo di giochi in un solo posto è certamente esclusivo appannaggio del mondo dell'internet, non essendo limitato a livello di spazio. Un casino terrestre non potrebbe mai competere.

Questi aspetti si sono rivelati particolarmente utili nel 2020, tristemente conosciuto come l'anno della pandemia Covid-19. In un mondo paralizzato in cui uscire di casa è stato impossibile per lunghi periodi di tempo, anche i casino fisici sono stati costretti a chiudere, accusando perdite fino al -47,2% rispetto al 2019. Questo è stato certamente un durissimo colpo per l'industria del gambling, che ha scritto una tra le pagine più nere della sua intera storia.

È questo il bilancio definitivo? Era pensabile immaginare che i gamers si rassegnassero? Naturalmente no. Come per moltissimi altri settori dell'economia e dell'intrattenimento in generale, il 2020 ha semplicemente accelerato un processo già in atto da tempo: la digitalizzazione. Vale a dire che in soltanto 10 mesi il traffico è stato convogliato quasi interamente online.

Nel mese di ottobre 2020 si sono registrati introiti mai visti primi sul web: il volume totale delle scommesse piazzate ha raggiunto infatti i 103,6 milioni di euro (cioè il +57,5% rispetto all'anno precedente). Secondo questo articolo, il lockdown avrebbe infatti “aiutato” il gioco online, portandolo a raggiungere una crescita complessiva del 39%.

Gioco d'azzardo online: e se diventa una patologia?

Un argomento sempre molto sentito quando si parla di gambling è la ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco d'azzardo. Il dibattito, specialmente da quando le scommesse si sono spostate sul web, si è riacceso con forza.

La preoccupazione è concreta, anche perché molti studi accennano al fatto che l'estrema accessibilità che i casino online offrono potrebbe essere nociva per soggetti fragili. Anche in questo senso si colloca il lavoro dell'ADM. Infatti qualsiasi casino online è obbligato dall’Agenzia a predisporre una sezione dedicata alla prevenzione dei comportamenti che indicano dipendenza patologica dal gioco. Non è un requisito da prendere alla leggera: sono infatti previste multe salate e sospensioni di medio e lungo periodo per i casino che non affiggano i manifesti per prevenire comportamenti patologici all'interno delle proprie sale (virtuali o fisiche che siano).

La sezione di intelligence dell'ADM svolge continuamente una funzione di controllo nei confronti dei suoi affiliati, sia online sia terrestri, portando a scoprire in maniera tempestiva giocate illegali, mancato rispetto delle regole, così come eventuali approcci al gioco da parte di minorenni. Un portale non soggetto a controlli di questo tipo sarebbe decisamente pericoloso, anche perché sfuggirebbe al controllo dell’Autorità possibilmente promuovendo comportamenti scorretti che potrebbero portare a gravi conseguenze.

Un mercato che vale più di 2 miliardi

Terminata l'emergenza sanitaria, i giocatori hanno salutato con gioia la riapertura delle sale terrestri. Il fascino dei casino fisici è rimasto immutabile nel tempo e non c'è ragione alcuna di pensare che verranno mai sostituiti del tutto.

Tuttavia l'anno nefasto ha se non altro aperto le porte verso altre frontiere del gioco d'azzardo, traghettando sul web giocatori che altrimenti non vi si sarebbero affacciati tanto presto. L'impennata che ha avuto il gioco online non si è infatti fermata e non è rimasta circoscritta all'anno della pandemia. Alcune statistiche dimostrano che la maggior parte degli account creati in Italia nel 2020 sono stati mantenuti attivi anche dopo, smentendo chi sosteneva che l'esperienza sul web fosse circostanziale.

Ecco spiegati i numeri. Tra sale di intrattenimento terrestri (che comunque continuano a funzionare) e i siti di gambling online, l'industria del gioco d'azzardo in Italia ha registrato, nel 2022, un giro d'affari di circa 2 miliardi e 200 milioni di euro. Si tratta di cifre da capogiro, con una crescita di quasi il 22% in più rispetto al 2021.

Che futuro attende i casino nel 2023?

Cosa succederà nel 2023? Che questa sensazionale crescita sia destinata a fermarsi? Ebbene, secondo il sito miglioricasinoonline pare proprio di no. I primi dati confermano un'ulteriore espansione del settore, stimata addirittura intorno al 21%. L'analisi approfondita ha preso in considerazione molti fattori ed è disponibile al link: https://www.miglioricasinoonline.info/blog/statistiche-gambling-2023/

Numeri a parte, c'è da essere sicuri di una cosa: il mondo del gambling online è destinato ad interfacciarsi con frontiere sempre nuove, come ad esempio il metaverso o le innovazioni tecnologiche d’avanguardia. Non resta che attendere fiduciosi, certi che questa transizione sul web non sia che l'inizio di una nuova avventura e che il risultato finale sarà senz'altro in grado di intrattenere i propri utenti finali, creando nel frattempo opportunità uniche in termini di posti di lavoro e ricerca.

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