La figlia: "Mi sento presa in giro". Direttore 'Ater Roma' chiarisce: "Atto dell'ufficiale giudiziario. Martedì 22 l'incontro con la signora Maria Pia per risolvere la situazione"
di Silvia Mancinelli
"Sfratto rinviato al 4 luglio 2019". E' quanto scritto in un foglio inviato alla 72enne Maria Pia e datato 16 maggio, lo stesso giorno in cui il sindaco Virginia Raggi aveva fatto visita all’inquilina di Casal Bruciato per comunicarle che sarebbe rimasta nella sua casa e che lo sfratto era stato bloccato. "Stamattina alla posta, invece, questa assurda sorpresa - spiega all’AdnKronos la figlia Anna -. Ma cosa devo pensare? Mi sento presa in giro".
ATER - "Occorre fare chiarezza una volta per tutte sul caso dello sfratto alla signora Maria Pia" afferma poi Andrea Napoletano, direttore generale 'Ater Roma' in una nota, in cui chiarisce che la comunicazione del rinvio dello sfratto "è un atto d'ufficio dell'ufficiale giudiziario. Martedì 22 maggio alle 10 - aggiunge - è già fissato un incontro con la signora Maria Pia e sua figlia per risolvere definitivamente la situazione''.
"Il procedimento - chiarisce Napoletano - viaggia su due binari paralleli: su uno l'iter giudiziario avviato nel 2012 per morosità e concluso con una sentenza di sfratto nel 2018. Sull'altro la sospensione dello sfratto decisa da 'Ater Roma' quale ente proprietario dell'alloggio, una volta accertata la gravità delle condizioni di salute della signora".