Sottoscrivere un testamento biologico significa decidere, in un momento in cui si è ancora capaci di intendere e volere, quali trattamenti sanitari si intenderanno accettare o rifiutare nel momento in cui subentrerà un'incapacità mentale. E' quanto si legge sul sito dell''Associazione Luca Coscioni' che offre la possibilità di compilare il proprio testamento biologico.
Una volta ricevuto il modello, andrà stampato, compilato e fatto autenticare. Come si fa? "Se il tuo Comune ha già istituito un registro dei testamenti biologici - si legge - puoi rivolgerti agli uffici comunali, altrimenti dovrai recarti da un notaio". Al momento, come riporta l'associazione, il Friuli Venezia Giulia - attraverso la delibera del 3 marzo 2015 - è la prima regione a permettere di compilare il testamento biologico e ad inserirlo nella tessera sanitaria.
Sul sito è stata anche pubblicata una mappa delle iniziative sul Registro dei Testamenti biologici (Dichiarazione anticipata di trattamento - Dat), assieme ad un elenco dei comuni che lo hanno approvato che parte da Acquapendente (Viterbo) e Aprilia (Latina), passando per Arezzo, Belluno, Bolzano, Cagliari, Caserta, Castiglione della Pescaia, Chivasso, Ciampino (Roma) e Como; e ancora Empoli, Ferrara, Firenze, Genova, La Spezia, Livorno, Lucca e Maranello.
Poi Milano, Napoli, Palermo, passando per Pisa, Pistoia, Reggio Calabria e Reggio Emilia, Rimini, Sesto San Giovanni (Milano), Terni, Treviso, Trieste, Venezia e Viterbo. Sono "già più di 161 comuni", un'intera Provincia (Cagliari) e una Regione (il Friuli) - fa sapere l'associazione Luca Coscioni' - ad aver "deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando operativo quindi per più di 12 milioni di italiani a livello locale (quasi il 20% della popolazione italiana)".