Mentre U2, Foo Fighters, Motorhead, Marilyn Manson, Coldplay e tanti altri artisti internazionali hanno deciso di interrompere le tournée dopo la strage al Bataclan di Parigi, Bob Dylan ha deciso di andare avanti, ma a una condizione: la presenza di guardie in sala durante i concerti.
Il re del folk ha infatti chiesto di avere a disposizione 3 guardie armate all'esterno e almeno 12 all'interno del teatro Manzoni di via de' Monari il 18 novembre a Bologna, prima delle 4 date italiane del tour "Highway 61". Il concerto segna il ritorno di Dylan nel capoluogo emiliano dopo le esibizioni del 1991 al Parco Nord e del 1997 davanti a Giovanni Paolo II.
Il cantautore di Duluth bisserà nel capoluogo emiliano giovedì 18, per poi spostarsi al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 21 e il 22 novembre. Il direttore artistico della sala bolognese Giorgio Zagnoni ha così commentato: "Vista la situazione, dopo i fatti di Parigi, riteniamo che la richiesta di Dylan sia più che comprensibile".