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Morazzone

Varese, uccide il figlio di 7 anni e accoltella l'ex moglie: fermato

02 gennaio 2022 | 12.15
LETTURA: 3 minuti

L'uomo, un 40enne, era agli arresti domiciliari per aver tentato di ammazzare un collega

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

E' stato fermato questa mattina a Viggiù, in provincia di Varese dopo aver tentato di uccidere a coltellate la moglie, ma nell'armadio della sua casa a Morazzone i carabinieri hanno trovato il cadavere del figlio di sette anni. Il 40enne del varesotto, accusato di aver ucciso il figlio di 7 anni con una coltellata al collo, era agli arresti domiciliari dallo scorso 26 novembre per aver accoltellato un collega di lavoro ad Azzate.

Secondo la ricostruzione effettuata dai militari impegnati nelle indagini, ieri sera è evaso e ha raggiunto l’ex moglie a Gazzada Schianno, accoltellandola ripetutamente al viso, all’addome e alla schiena. La 36enne è stata portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo. I carabinieri hanno iniziato le ricerche per rintracciare l’autore del tentato omicidio e, soprattutto, il bambino della coppia, che aveva trascorso la giornata con il padre nella sua abitazione, a Morazzone nel varesotto come previsto nel provvedimento di separazione senza che fosse stato riportato alla madre.

E' stato lì, all’interno di un armadio, che è stato ritrovato il bambino, ucciso con un fendente alla gola. Dai primi accertamenti medico legali è emerso che l’omicidio risaliva al pomeriggio, prima che l’uomo uscisse di casa per andare ad accoltellare l’ex moglie, indotta a incontrarlo con la scusa della riconsegna del figlio. Le ricerche dell’indagato sono proseguite per tutta la notte e alle prime luci dell’alba è stato intercettato a Viggiù a bordo della sua auto (VIDEO). Dopo aver cercato di sottrarsi alla cattura, speronando l’auto dei carabinieri e scappando a piedi, è stato fermato, nella zona boschiva di Colle Sant’Elia, con il coltello in mano.

Al 40enne sono stati contestati il delitto di omicidio del figlio e il delitto di tentato omicidio dell’ex moglie

IL BIGLIETTO

Accanto al corpo del bambino ha lasciato un biglietto con una sorta di confessione e al padre, in casa del quale si trovava per scontare i domiciliari, ha mandato un messaggio vocale: "Ho fatto del male al piccolo, non guardare nell’armadio". Serissime, come sono state definite dalla Procura in una nota, le esigenze cautelari, "con riferimento non solo all’evidenza del pericolo di fuga, quanto, soprattutto, alla pericolosità del soggetto, che aveva in auto una dose di cocaina e ancora girava armato di un coltello".

IL SINDACO DI MORAZZONE

"Ci sono poche parole, siamo costernati anche perché è un omicidio efferato e proprio non so cosa sia scattato nella testa dell'uomo, ai domiciliari in casa a Morazzone". Maurizio Mazzucchelli, sindaco di Morazzone, commenta così all'Adnkronos la tragedia che ha sconvolto i suoi cittadini in questo inizio d'anno. "Con la moglie era in fase di separazione - racconta il sindaco - ma non abbiamo mai avuto problemi o sentori di questa tragedia immane, anche perché la mamma e il bimbo vivevano a Gazzada Schianno, dove la donna è stata raggiunta e ferita. Mi spiace che questa cosa sia capitata a un bimbo di 7 anni, che si aspettava protezione e amore dal padre e che è stato ucciso in modo così efferato. Non conosciamo questa famiglia ma stiamo pensando al lutto cittadino, vediamo un po' anche come si evolve e sviluppa la situazione".

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